
L’inaugurazione della postazione Dae all’esterno del ristorante “La Capannina del Pollino” risale al dicembre 2017
Pietrasanta (Lucca), 27 aprile 2025 – Esistono situazioni in cui il destino è spietato. Ma ci sono anche quelle in cui la concomitanza di fattori è provvidenziale e fa scrivere il lieto fine. Quel che è successo al ristorante “La Capannina del Pollino” a Pietrasanta il giorno di Pasqua ne è un esempio. Un 80enne, operato al cuore, ha avuto una sincope mentre pranzava. Si è accasciato privo di sensi e senza più battiti. Ma il caso ha voluto che nel locale ci fossero due volontari, seduti a tavoli diversi, e che all’esterno ci sia un defibrillatore, anche se non ce n’è stato bisogno grazie al massaggio praticato dal primo volontario.
“Stavo mangiando al tavolo accanto – racconta il pietrasantino Francesco Pusterla, dipendente della Croce Verde di Forte dei Marmi – e ho visto i parenti andare verso di lui. Lavoro sulle ambulanze e conosco queste situazioni. L’uomo ha chiuso gli occhi, si è irrigidito e ha cominciato a sudare freddo. Ho sentito che non c’era più battito: ai corsi di formazione ci insegnano che i primi 5 minuti sono fondamentali per salvare una vita, dopo di che la percentuale cala dal 90% al 30% perché il cervello non riceve più ossigeno”.
E così Francesco ha detto ai presenti di chiamare il ’118’ e di prendere il defibrillatore, procedendo con il massaggio. Subito dopo da un’altra stanza è arrivato Nicolò Cinacchi, di Querceta e in servizio alla Misericordia di Seravezza. “Quando ho sentito gridare ’Chiamate un’ambulanza!’ – spiega – sono andato a prendere il defibrillatore. L’ho attivato, applicando le piastre all’anziano, ma prima ancora di dare la scarica il suo cuore ha ripreso a battere”.
È stata poi la Misericordia di Camaiore a portare l’uomo in ospedale. Lieto fine, abbracci e complimenti ai volontari dall’assessore al volontariato Andrea Cosci: “Hanno avuto prontezza e capacità: bravissimi. Aver avuto il Dae a disposizione è stata comunque una cosa importante”. La pensano così anche il presidente della Consulta del volontariato Andrea Galeotti (“grazie ai corsi sull’uso del Dae i giovani crescono con una sensibilità che può salvare vite altrui”) e il consigliere Giacomo Vannucci, promotore del progetto “Pietrasanta cardioprotetta”: “Il Dae al Pollino fu donato dai familiari di Gabriele Bertellotti, morto in un incidente. Sono gesti lodevoli: il dispositivo non è servito ma le manovre per mantenere le funzionalità vitali sono state fatte”.
Daniele Masseglia