DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Colto da malore al ristorante. Anziano salvato da due volontari. Attivato anche il defibrillatore

L’80enne ha avuto una sincope durante il pranzo pasquale. Era senza battito, provvidenziale il massaggio

L’inaugurazione della postazione Dae all’esterno del ristorante “La Capannina del Pollino” risale al dicembre 2017

L’inaugurazione della postazione Dae all’esterno del ristorante “La Capannina del Pollino” risale al dicembre 2017

Pietrasanta (Lucca), 27 aprile 2025 – Esistono situazioni in cui il destino è spietato. Ma ci sono anche quelle in cui la concomitanza di fattori è provvidenziale e fa scrivere il lieto fine. Quel che è successo al ristorante “La Capannina del Pollino” a Pietrasanta il giorno di Pasqua ne è un esempio. Un 80enne, operato al cuore, ha avuto una sincope mentre pranzava. Si è accasciato privo di sensi e senza più battiti. Ma il caso ha voluto che nel locale ci fossero due volontari, seduti a tavoli diversi, e che all’esterno ci sia un defibrillatore, anche se non ce n’è stato bisogno grazie al massaggio praticato dal primo volontario.

“Stavo mangiando al tavolo accanto – racconta il pietrasantino Francesco Pusterla, dipendente della Croce Verde di Forte dei Marmi – e ho visto i parenti andare verso di lui. Lavoro sulle ambulanze e conosco queste situazioni. L’uomo ha chiuso gli occhi, si è irrigidito e ha cominciato a sudare freddo. Ho sentito che non c’era più battito: ai corsi di formazione ci insegnano che i primi 5 minuti sono fondamentali per salvare una vita, dopo di che la percentuale cala dal 90% al 30% perché il cervello non riceve più ossigeno”.

E così Francesco ha detto ai presenti di chiamare il ’118’ e di prendere il defibrillatore, procedendo con il massaggio. Subito dopo da un’altra stanza è arrivato Nicolò Cinacchi, di Querceta e in servizio alla Misericordia di Seravezza. “Quando ho sentito gridare ’Chiamate un’ambulanza!’ – spiega – sono andato a prendere il defibrillatore. L’ho attivato, applicando le piastre all’anziano, ma prima ancora di dare la scarica il suo cuore ha ripreso a battere”.

È stata poi la Misericordia di Camaiore a portare l’uomo in ospedale. Lieto fine, abbracci e complimenti ai volontari dall’assessore al volontariato Andrea Cosci: “Hanno avuto prontezza e capacità: bravissimi. Aver avuto il Dae a disposizione è stata comunque una cosa importante”. La pensano così anche il presidente della Consulta del volontariato Andrea Galeotti (“grazie ai corsi sull’uso del Dae i giovani crescono con una sensibilità che può salvare vite altrui”) e il consigliere Giacomo Vannucci, promotore del progetto “Pietrasanta cardioprotetta”: “Il Dae al Pollino fu donato dai familiari di Gabriele Bertellotti, morto in un incidente. Sono gesti lodevoli: il dispositivo non è servito ma le manovre per mantenere le funzionalità vitali sono state fatte”.

Daniele Masseglia