DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Versilia, anche i clienti sistemano la spiaggia. Rifocillati con cinque chili di pasta

Fiumetto, storie di solidarietà a “La Salute“. Tanta rabbia al “Milano“: "Perché l’allerta era solo gialla?"

Marina di Pietrasanta, 20 agosto 2022 - Ieri mattina si sono alzati sperando di aver vissuto solo un tremendo incubo e di ritrovare tende, ombrelloni e sdraio al loro posto. Invece la devastazione è apparsa di nuovo ai loro occhi, inesorabile e al momento non quantificabile a livello di danni. Eppure la spiaggia di Fiumetto, spazzata via dal fortunale che si è abbattuto giovedì, regala un messaggio di solidarietà e umanità. La favola ha il volto dei clienti del bagno “La Salute“, con il cuore dei gestori stracolmo di riconoscenza. Autoctoni e forestieri, legatissimi allo stabilimento, si sono subito rimboccati le maniche mettendosi al lavoro per ricostruire ciò che la furia del vento ha raso al suolo. E per ringraziarli e rifocillarli la cuoca di casa ha preparato 5 chili di pasta con le arselle, con un brindisi finale che ha il sapore della rinascita e di un affetto che abbatte cicloni e trombe d’aria. A raccontare questa bella storia è Cristiana Lenci, titolare del bagno insieme alle due sorelle. È suo, tra l’altro, il pianto che ha fatto il giro del web mentre stava documentando in diretta, col telefonino, l’apocalisse.

"È stato pauroso: con una decina di clienti – spiega – ci siamo chiusi in cucina. C’erano anche diversi bambini che piangevano spaventati, inclusi i miei nipotini. Se la spiaggia verrà rimontata è grazie ai nostri clienti, lo dobbiamo a loro. Giovedì stesso, all’ora di pranzo, si è formata una squadra di 20 persone: da soli non ce l’avremmo fatta se si tiene conto che siamo solo tre sorelle, due bagnini e due aiuto-bagnini. Anche nostro babbo, di 84 anni, ha pianto di fronte a questa solidarietà e a questa voglia di andare avanti. Nostra mamma, che di anni ne ha 82, a pranzo ha preparato 5 chili di pasta con le arselle per tutti. Ci siamo accorti di quanto i clienti ci vogliano bene: non siamo qui per sfruttare il demanio o una spiaggia che potrebbe essere libera, questi rapporti di umanità dimostrano che c’è molto altro. Il 24, per il compleanno di un nostro bimbo, faremo una festa per i clienti".

Ora, a “La Salute“, la priorità è sistemare la spiaggia entro oggi o al massimo domani. "Abbiamo fatto una cernita di ciò che è recuperabile e quello che non lo è – va avanti – ma per fortuna siamo tanti e ci siamo divisi i compiti. Abbiamo già rimontato tutti i 57 ombrelloni e delle 42 tende ne ripristineremo 38, sebbene molte siano da cambiare perché storte o strappate. Invece i tre patini e il pedalò sono rotti e irrecuperabili, idem tante sdraio e lettini in alluminio. Verranno anche i vigili del fuoco perché una tenda è volata conficcandosi nel tetto. Se ci consegnano i frangisole, entro domenica riapriamo tutto".

Che è poi la stessa speranza coltivata da Fabrizio Andreozzi del vicino bagno “Milano“, lo stabilimento più colpito in assoluto. Speranza, sì, ma anche tanta rabbia. "Stiamo levando i ’morti’ dalla spiaggia – dice, amareggiato – e mettendo 50-60 ombrelloni per finire la stagione e dare un po’ di servizi per lo meno ai clienti stagionali. Le tende invece ormai non le fa più nessuno, anche perché in questo periodo le ditte non hanno i materiali. E poi per mettere 70 tende, cioè tutte quelle che avevamo e che sono state distrutte, ci vorrebbe un mese e mezzo di lavoro con tre persone fisse. Mi chiedo però come abbiano potuto dare l’allerta gialla anziché arancione o rossa. La gente è rimasta a casa grazie al tempo brutto, altrimenti nessuno ne sarebbe uscito vivo. Ho avuto dei patini sollevati dal vento e finiti dentro le cabine dopo 300 metri di volo. È andata bene che non è morto nessuno, ma qualcuno con le previsioni ha toppato".