Viareggio, 21 novembre 2024 – Quando il Libeccio soffia e il mare si gonfia, l’aria sulla costa si carica di preoccupazione, per i disagi che si accompagnano inevitabilmente agli eventi eccezionali; ma anche di meraviglia, di fronte alla forza delle onde che conquistano spazio in terra. La spuma che abbraccia l’Attesa sul Molo, che scavalca e scompiglia il Muraglione. Quel gozzo sul canale che “ballonzora“ e il fischio di Enrico Casani e della sua serenata per Viareggio che si annodano in gola.
Così, tra disagi e meraviglia, ieri è passata la giornata, col vento che ha spinto su tutta la costa con raffiche fino a 44 nodi e i cavalloni che si sono alzati per sette metri. In una giornata da allerta arancione per mareggiate la Capitaneria di Porto, guidata dalla comandante Silvia Brini, ha potenziato il servizio di monitoraggio, mentre in banchina i diportisti si sono affrettati a stringere le cime per assicurare le imbarcazioni.
Come la Fossa dell’Abate in piena, così anche il Canale Burlamacca che ha traboccato in alcuni tratti. Mentre il mare, risalendo la spiaggia, ha appena sfiorato la grande duna alzata dai balneari per proteggere gli stabilimenti dall’invesione salmastra. Inevitabili i disagi sui Viali a Mare, con la sabbia trascinata dalla raffiche fino in piazza Mazzini. Per sicurezza gli agenti della Polizia Municipale, coordinati da Iva Pagni, hanno chiuso il traffico fin quando, calato il vento, nel pomeriggio una ruspa ha spazzato la strada. Lo stesso è accaduto in Darsena, sul lungomolo Marinai d’Italia, unico accesso al mercato ittico che si è svegliato sbarrato da un muro di sabbia. Immediato l’intervento dell’Autorità Portuale per ripristinare la viabilità. Interdetto il traffico anche in via Dante Alighieri a Lido, dove un grosso pino è collassato travolgendo il cancello di un condominio.
L’allerta arancione per le mareggiate è stata prorogata anche oggi sulla costa Nord della Toscana, a partire dalle 18 fino alla mezzanotte. Un nuovo allarme che ha spinto la Protezione Civile di Viareggio a realizzare la duna protettiva anche nella parte di spiaggia di fronte a piazza Mazzini, per frenare la corsa del mare. Sperando che la meraviglia, superi la preoccupazione.