DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Torre del Lago, il Mamamia devastato da una sassaiola

E’ stata la conseguenza di una maxi rissa scoppiata in spiaggia: decine di persone coinvolte, forse un regolamento di conti fra bande

L’esterno del Mama Mia devastato con i vetri dell’ingresso andati in frantumi

Torre del Lago, 29 agosto 2022 - Le mazze lasciate in terra e un sacco pieno di pietre rinvenuto in strada lasciano pensare che quello che accaduto alle prime luci dell’alba sulla Marina di Torre del Lago fosse stato preordinato. Uno scontro tra bande rivali, forse un regolamento di conti. Fatto sta che nella notte fra sabato e domenica un’orda selvaggia ha seminato il panico fra le persone (per fortuna poche) impegnate nella chiusura dei locali notturni. E il mattino seguente il risultato di quella notte brava è sotto gli occhi di tutti. A farne le spese è stato il Mama Mia.

Il locale cult – involontario protagonista della rissa – è stato visibilmente danneggiato. In frantumi i vetri della facciata d’ingresso. E poi tavoli e sedie buttati all’aria. Le indagini sono in corso, ma quando carabinieri e polizia sono arrivati sul posto, i protagonisti della rissa erano tutti scappati, nascosti dalle tenebre dell’adiacente pineta. E non sarà facile ricostruire quanto accaduto. La zona non è coperta dalle telecamere. Saranno d’aiuto agli investigatori solo le testimonianze di chi ha assistito alla scena da Far West.

La maxi rissa è scoppiata attorno alle 5 di mattina. Probabilmente è nata sulla spiaggia o nell’area dell’ex ristorante Europa che venne distrutto da un incendio, dove si sono scontrati una quarantina di persone, tutti nordafricani che gestiscono in zona l’attività dello spaccio di droga. Alcuni giovani che si erano resi conto di venire sopraffatti dalla fazione rivale, sono scappati in direzione del Mama Mia, probabilmente sperando di trovare riparo. E’ qui che è partita una violenta sassaiola che ha mandato in frantumi i vetri del locale. Stando alle prime testimonianze, alcuni aggressori indossavano dei passamontagna neri e brandivano minacciosamente delle mazze. Momenti di autentico terrore soprattutto per il personale che, a locale chiuso, stava effettuando le pulizie. Sono stati loro a dare l’allarme e quando da lontano si sono sentite le sirene di polizia e carabinieri, il mucchio selvaggio è fuggito, si è come dissolto. Lasciando per terra i segni inconfutabili del loro passaggio.

Sulla vicenda interviene Alberto Pardini della Lega: "Basta con questa situazione da “terra di nessuno”; basta con il buonismo/negazionismo di chi si nasconde dietro un “eh, ma se lo dite fate cattiva pubblicità”; basta con la Marina come luogo dove non esistono regole e controlli. Riusciamo per una volta a lavorare durante l’inverno per arrivare pronti alla stagione estiva ed evitare queste situazioni? Noi lo chiederemo con forza all’amministrazione comunale e alla Prefettura".