MARIA NUDI
Cronaca

Mamma, ostetrica e scrittrice “Le mie scarpe“ di Priscilla Lori. Storia di una famiglia imperfetta

L’autrice lavora all’ospedale ‘Versilia’ e, nel romanzo autobiografico, racconta la sua vita. Ha quattro figli maschi, tre gemelli adolescenti e il piccolo di 6 anni: ha realizzato i suoi sogni .

L’autrice lavora all’ospedale ‘Versilia’ e, nel romanzo autobiografico, racconta la sua vita. Ha quattro figli maschi, tre gemelli adolescenti e il piccolo di 6 anni: ha realizzato i suoi sogni .

L’autrice lavora all’ospedale ‘Versilia’ e, nel romanzo autobiografico, racconta la sua vita. Ha quattro figli maschi, tre gemelli adolescenti e il piccolo di 6 anni: ha realizzato i suoi sogni .

In Italia negli ultimi 15 anni c’è stato un forte calo delle nascite, diminuite di quasi 200mila unità, il 34 %, Priscilla Lori, 38 anni, invece è una super mamma, ha quattro figli. Tre gemelli di 13 anni, Leonardo, Gabriele e Tommaso e il piccolo di casa, Michelangelo, 6 anni. Priscilla Lori, famiglia originaria di Firenze, è nata a Lucca, ha studiato a Viareggio, vive a Torre del Lago, non solo una mamma, ma è una mamma al quadrato, perché è ostetrica all’ospedale Versilia. Negli anni ha visto nascere migliaia di bambini, alcuni dei quali oggi sono adolescenti come i suoi gemelli. Mamma, ostetrica e scrittrice, coraggiosa, ha messo nero su bianco la sua vita nel romanzo autobiograficoNelle mie scarpe“, edizioni GFE, casa editrice romana diretta da Gianluca Ferrara. Priscilla Lori si racconta alla Nazione con quella schiettezza che trapela dagli occhi azzurri. Occhi e cuore senza veli.

Priscilla, ha conseguito il diploma al liceo classico “Carducci“ di Viareggio, come nasce la scelta di diventare ostetrica? "E’ nata per caso quando mia cugina Eufrasia è diventata mamma mi ha detto che mi avrebbe visto bene come ostetrica. E così è stato".

Cosa significa essere ostetrica? "E’ una esperienza bellissima, ma dire bellissima è quasi banale e retorico, quando nasce un bambino abbiamo la sua vita e quella della madre tra le mani, è una sorta di miracolo che si ripete, Non ho tenuto il conto di quanti bambini ho fatto nascere. Con alcune mamme sono rimasta in contatto e oggi quei bambini sono adolescenti, come i miei figli".

Ha quattro figli come vive questa esperienza? "Dico sempre che se puoi sognare una cosa, la puoi fare e così è stato per me come racconto nel libro, anche questo progetto nato per caso grazie alla mia amica Erika".

E’ coraggioso avere 4 figli? "No: nella vita si può fare tutto se non si resta intrappolati nella paura, ogni situazione ha una via di uscita, e non si può prevedere ogni cosa, in una parola non si può prevedere la vita. perché sorprende sempre. Essere mamma nasce da un istinto naturale che abbiamo smarrito facendo prevalere altri aspetti. La maternità nasce dall’istinto, è istinto".

Come organizza la giornata? "Non c’è uno schema preciso, piuttosto dei turni, ma c’è una certezza: seguo i miei figli, sto con loro, parlo con loro, gioco con loro. Da poco abbiamo deciso che andremo a correre tutti insieme".

Nel romanzo “Le mie scarpe“, dedicato a sua nonna, si racconta con schiettezza’ "Mia nonna, Wilchelmina, olandese, da qualche anno non c’è più, ma accompagna ogni mio pensiero, e se sono questa Priscilla lo sono grazie a lei e ai miei genitori, Piero e Cecilia. La mia famiglia è sempre stata al mio fianco. Abitiamo vicini. Il progetto del libro è nato per caso a gennaio del 2024. E’ la mia storia, è la storia di una famiglia imperfetta che non è quella classica del Mulino Bianco, apprezzo i prodotti della marca, ma è la storia di una famiglia calata nella realtà. E’ il racconto della sfida alla genitorialità in una famiglia allargata. Ogni giorno è un inno alla vita".

Senza svelare la trama del romanzo Priscilla Lori ha scritto come se dipingesse con il pennello: la trama è un paesaggio dell’anima dove non mancano ironia, sincerità e dove si sottolinea che le imperfezioni di ciascuno di noi rendono unici.

Cosa pensano i suoi familiari, i suoi figli del romanzo, introduzione di Valeria Valentino, medico specializzato in ginecologia e ostetricia? "I miei genitori, il mio compagno Andrea, padre di Michelangelo, Jonata padre dei gemelli, hanno apprezzato. I miei genitori si sono commossi. I miei figli sono fieri. Ho avuto i complimenti anche dai miei colleghi".

Ha in progetto un nuovo libro? "Mi piace scrivere, mi permette di mettere a nudo aspetti della mia persona che per carattere non faccio vedere. Credo che ognuno di noi ha dei talenti, basta saperli riconoscere e in questo mia nonna è stata la persona che è riuscita a rendere ogni mia mancanza un punto di forza".

C’è un’espressione in cui si riconosce e una persona in cui si riconosce? "La frase è carpe diem, cogli l’attimo, vivilo e trasformalo in occasione, in sentimento, in talento. Mi riconosco e mi sento simile alla fenice, non mi sono mai arresa, sono risorta tante volte, anche quando ho temuto di non poter essere mamma".

Timore superato. Priscilla Lori è mamma di quattro figli e come la fenice è risorta.