La curiosità nei bambini è più forte di ogni cosa. Tutto è una scoperta. Un’avventura. Soprattutto quando si hanno 3 e 6 anni come i due fratellini di origine russa che da tempo però vivono a Seravezza con i loro genitori. Ieri mentre giovacano in giardino, sono riusciti a nascondersi dai genitori. Ma non sono riusciti a resistere di fronte a quelle bacche di glicine che si sono trovati di fronte. Troppo profumate per no assaggiarle. Solo che il glicine, oltre ad essere molto bello è, altrettanto pericoloso. La sua capacità di arrampicarsi su ogni tipo di sostegno e la sua classica fioritura a grappoli ne fanno una delle piante più affascinanti senza ombra di dubbio. Ma come molte altre piante anche il glicine ha delle parti estremamente tossiche, tra cui rientrano i semi, le bacche e la radice. Loro non potevano saperlo. Troppo piccoli per esserne consapevoli. E, allo stesso tempo, troppo curiosi per resisterne alla tentazione. Così una dopo l’altra ne hanno ingerito diverse. Fino quando, poco dopo si sono sentiti male. I primi sintomi che si sono manifestati sono stati quelli tipici di una gastroenterite: vomito e dolori addominali con diarrea, congestione del volto e dilatazione pupillare. Così i genitori, non appena, se ne sono accorti gli hanno portati al Pronto Soccorso pediatrico del “Versilia“. Ma ieri sera poco dopo le 19 i medici dell’ospedale di Lido di Camaiore ne hanno deciso il trasferimento al Meyer di Firenze. I due fratellini non hanno mai perso conoscenza e hanno continuato a respirare in maniera spontanea, però i sanitari hanno ritenuto opportuno centralizzarli in una struttura attrezzata come il Meyer per sottoporli a tutte le cure del caso. Quelle che si dispongono in caso di avvelenamento, proprio come è successo a loro.
CronacaMangiano bacche trovate in giardino. Gravi due fratellini