Il mare diventa nero a Viareggio: maxi esercitazione anti inquinamento, cosa accade

Operazione congiunta di Italia e Francia per simulare una situazione critica nello specchio d’acqua toscano. Il momento clou delle manovre nel pomeriggio di mercoledì 29 maggio

Viareggio, 28 maggio 2024 – Il mare che diventa nero a causa di una chiazza imponente di petrolio sversata. E l’intervento tempestivo delle autorità per scongiurare un disastro ambientale. Questo lo scenario dell’esercitazione i cui momenti clou andranno in scena nella giornata di mercoledì 29 maggio. Un’esercitazione congiunta tra Italia, Francia e Principato di Monaco che vede un ingente spiegamento di forze. 

Gli obbiettivi

"L’obiettivo è testare con il massimo realismo l’organizzazione, il coordinamento e la prontezza di risposta all’inquinamento in mare. Saranno 22 i mezzi impiegati tra satelliti, droni, navi, aerei ed elicotteri”, spiega l’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Ispra, insieme anche ad Arpat Toscana, forniranno supporto tecnico-scientifico sia per la parte a terra che per la parte a mare. 

L’organizzazione

Gli occhi dell’Europa si poseranno insomma sulla Toscana. L’organizzazione è del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. L’esercitazione avviene in virtù di un accordo per la conservazione dell’ambiente marino italo-francese-monegasco denominato Ramoge.

Chi partecipa

La simulazione prevede un doppio inquinamento marino, da prodotto petrolifero e da paraffina: saranno dunque subito attivati i piani della Capitaneria di Porto di Viareggio, del Ministero e quello internazionale RamogePol.

Per il ministero parteciperà un mezzo della Castalia S.C.p.A., poi la Guardia Costiera, la Marina Militare, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e Arpat Toscana. Ci saranno i mezzi di Francia e Principato di Monaco e una nave dell’Emsa (European Maritime Safety Agency).

Inoltre, la Prefettura di Lucca, con il supporto della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, dei comuni di Viareggio e Pietrasanta, applicherà le risposte necessarie a fronteggiare un inquinamento simulato da idrocarburi sulla spiaggia di Marina di Pietrasanta, impiegando circa 30 volontari formati dal Dipartimento di Protezione Civile e supportati dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per le operazioni di Scat (Shoreline Clean-up Assessment Techniques, cioè tecniche di pulizia del litorale) e per le successive operazioni di pulizia.

La prima fase della simulazione prvede un’allerta con relativo scambio di messaggi. Mercoledì 29 maggio verranno messe in atto le operazioni di disinquinamento: dalle 8 alle 16 quelle a mare, quindi quelle a terra.