Viareggio, 24 agosto 2024 – È stato un vero filosofo dello stile dei capelli. Precursore di mode, interprete di bellezza e stylist prediletto dalle star internazionali. Mario Stagi si è spento a 83 anni e con lui se ne va un pezzo di storia della Versilia ma anche quell’anima fanciullesca e costantemente vibrante che lo ha contraddistinto. Una notizia che pare quasi impossibile per chi della vitalità e delle copertine ha fatto un vero leitmotiv ("il mondo è bello perché è Mario" era il suo motto) portando un contributo di creatività e sapiente artigianalità ad una città che, proprio grazie a lui, ha goduto di tanti personaggi che arrivavano al suo salone.
È stato lui a pettinare da Claudia Schiffer a Carla Bruni, da Monica Bellucci a Cindy Crawford fino a Linda Evangelista, Naomi Campbell e Elle Macpherson negli anni in cui le passerelle avevano solo le top da sfoggiare.
Nato nel 1941, lidese doc, è cresciuto nella pensione Lilli gestita dal papà in via Papini. Poi la gioventù come marittimo, bagnino (assieme al cugino Lorenzo Viani titolare dell’omonimo ristorante stellato), l’incoronazione come Mister Versilia e, quasi per caso, l’avventura nel negozio della mamma parrucchiera. Da un’acconciatura improvvisata in modo del tutto naturale è nata una fama internazionale alimentata da viaggi all’estero (in America) dove ha assaporato i cambiamenti del modo di acconciare.
La svolta è stata nel 1980 quando Mario Stagi fu contattato dalla regina della moda, Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, un sodalizio che l’ha involato nelle passerelle della moda. Da lì ha alternato il lavoro a Viareggio con gli shooting in ogni angolo del mondo. Negli anni Ottanta fece storia il bellissimo salone Hair Studio Mario in via Mazzini, con le vetrine piene zeppe di piante a far sognare chi passava; poi il trasferimento in via San Martino, negli anni Duemila in piazza Puccini e, infine, nell’attuale fondo in Passeggiata a Viareggio, a due passi dal Principe di Piemonte.
"È sempre stato il mio sogno avere un negozio sul lungomare" raccontò con emozione. Perché Mario Stagi ha cavalcato i decenni come un fiume in piena, macinando conoscenze, viaggi e invenzioni (come la forbice trilama Swan per sfilare i capelli come piume di cigno) ma mantenendo saldi affetti e abitudini: il sodalizio indissolubile con la moglie Patrizia, l’hobby dell’Harley Davidson, le corse in bicicletta al mattino, gli immancabili Ray Ban. Da qualche mese le sue condizioni di salute erano peggiorate ma nessuno si sarebbe aspettato di dover dire addio a quel coiffeur che con i suoi aneddoti ha incantato. Da tempo Mario aveva raccolto foto inedite e appunti per pubblicare un libro – rimasto purtroppo nel cassetto – che potesse essere insegnamento e tesoro per le nuove generazioni. Non solo professionale, ma anche di entusiasmo per la vita.