PAOLO DI GRAZIA
Cronaca

Morte della vigilessa, il marito: “Amavo mia moglie. È stato un incidente, non volevo ucciderla”

L’uomo accusato di omicidio volontario si è difeso parlando due ore: “La sbandata? Non ricordo”. A novembre requisitoria e forse sentenza

Anna Lucarini aveva 58 anni. La vigilessa è deceduta in un incidente stradale sospetto per la Procura

Anna Lucarini aveva 58 anni. La vigilessa è deceduta in un incidente stradale sospetto per la Procura

Pietrasanta (Lucca), 9 ottobre 2024 – “Io amavo mia moglie. Mai e poi mai sarei andato a sbattere volutamente contro un albero per ucciderla”. Daniele Mazzolini non si è sottratto al fuoco di fila delle domande del Pm e dell’avvocato di parte civile e per un paio di ore il marito accusato di aver ucciso la moglieAnna Lucarini, 58 anni agente di polizia municipale del comune di Pietrasanta – provocando volontariamente un terribile incidente stradale ha detto in aula la sua verità. Assistito dal suo legale di fiducia, Luigi Pace del foro della Spezia, il Mazzolini, 63enne di Capezzano, ha dato la sua versione dei fatti riguardo al rapporto con la moglie e ricostruito quanto accadde sulla Sarzanese, in prossimità del cimitero di Pietrasanta il 9 ottobre 2022. E sulla dinamica l’imputato, a più riprese, ha negato con forza di aver provocato volontariamente l’incidente e ha respinto l’addebito della Procura di Lucca che a conclusione delle indagini ha trasformato l’accusa da omicidio stradale in omicidio volontario. “Dovete credermi – ha detto rivolgendosi ai giudici – io amavo mia moglie e mia figlia e mai avrei potuto fare una cosa del genere”. Incalzato dalle domande del Pm Ilaria Marradi e dell’avvocato di parte civile Gian Marco Romanini (che tutela gli interessi della figlia dell’imputato), il Mazzolini ha negato che prima dell’incidente stesse litigando con la moglie che gli sedeva accanto, così come ha smentito il testimone dell’accusa che aveva riferito di aver visto il conducente di quell’auto colpire la persona che sedeva sul lato passeggeri prima della sbandata fatale. Il Mazzolini – imputato anche di maltrattamenti in famiglia – ha detto di non aver mai usato violenza contro sua figlia, contraddicendo i testimoni che nelle precedenti udienze avevano invece affermato il contrario.

Quella di ieri è stata un’udienza-fiume iniziata alle 9,30 e proseguita fino alle 17 per ascoltare gli ultimi testimoni e anche i consulenti della difesa. Il medico legale di parte ha detto che gli ematomi sul braccio sinistro della Lucarini sono compatibili con l’incidente, contrariamente a quanto affermato dal collega della Procura. L’ingegnere incaricato dalla difesa dell’imputato ha invece sostenuto che l’auto – che non ha lasciato segni di frenata e scarrocciamento – ha sbandato verso sinistra perché in fase di sorpasso, “ma non certo per un’azione volontaria del conducente”.

Il processo è stato aggiornato al 12 novembre con la requisitoria del Pm e le arringhe degli avvocati della difesa e di parte civile. Al termine potrebbe già essere emessa la sentenza.