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L’artista accanto a un’opera dedicata a Pinocchio ed esposta in una delle sale del chiostro di Sant’Agostino
Un ponte tra i miti classici e gli eroi dei fumetti, fino a immaginare un futuro distopico e apocalittico. Ma sempre con un unico e immortale comun denominatore: il marmo, inteso come materia che ha attraversato i millenni e la storia dell’umanità dando forma e sostanza al trascorrere del tempo. Sebbene da giorni alcune opere siano già esposte (oltre che discusse, nel bene e nel male), la mostra "Human Connections" di Filippo Tincolini ieri ha preso ufficialmente il via. Il primo grande evento del 2025, in agenda fino al 2 giugno, è composto da oltre 40 sculture disseminate tra chiesa e chiostro di Sant’Agostino, piazza Duomo, piazza Carducci e pontile di Tonfano. A queste va aggiunta "Spaceman", alta 3 metri, l’unica realizzata da Henraux e Litix: sarà esposta in piazza Duomo a maggio e donata alla città diventando parte integrante del Parco della scultura contemporanea. Le altre invece sono state realizzate nello studio dell’artista a Fantiscritti.
L’artista, classe ’76, nel chiostro ha esposto anche foto del progetto sociale "Rinascita dagli scarti" realizzato con i giovani con disabilità dell’Anffas di Massa usando scarti di blocchi di marmo. "Per me – ha detto ieri mattina alla presentazione nella chiesa di Sant’Agostno – è un sogno che si realizza. Pietrasanta è il luogo in cui ho sempre immaginato di esporre le mie opere. In loro ho fatto dialogare passato e futuro, materia e memoria, concependo la mostra come fosse un museo a cielo aperto". Parole di entusiasmo anche da parte del sindaco e assessore alla cultura Alberto Giovannetti: "Sono rimasto subito colpito quando ho visto le sue opere. Complimenti a Tincolini, ha fatto un gran lavoro che riprende il dialogo tra antico, moderno e futuro, temi come le sofferenze in epoca Covid e altri come i robot dei cartoni animati. Ma soprattutto c’è il marmo come elemento nobile delle mostre: è la continuità, un mondo che non scomparirà mai finché esisteranno le cave e la possibilità di estrarre il marmo. È stato un impegno notevole fare una mostra di questa portata". Il curatore della mostra Alessandro Romanini ha infine posto l’accento sul tema delle relazioni umane, che è poi la mission dell’arte quando è esposta alla vista e al giudizio del pubblico. Mostra che sarà visitabile da martedì a venerdì ore 16-19, sabato, domenica e festivi anche 10-13.
Daniele Masseglia