Massarosa (Lucca), 3 febbraio 2022 - Lo scorso 31 gennaio, Giorno della Memoria, il consiglio comunale di Massarosa decide di leggere tutti i nomi degli ebrei rastrellati in un campo di concentramento della provincia di Lucca e deportati ad Auschwitz, dove sarebbe poi stati uccisi. Tutti i rappresentanti presenti al consiglio comunale leggono un nome. Si arriva a Michela Dell'Innocenti, capogruppo di Fratelli d'Italia, che invece di leggere il nome pronuncia la frase "Io passo". Con qualche giorno di ritardo rispetto all'accaduto, arriva la denuncia dei gruppi di sinistra del consiglio comunale e scoppia la polemica.
Su Facebook la sezione del Partito democratico di Massarosa "esprime profondo sdegno per quanto accaduto lunedì sera in Consiglio Comunale. È inaccettabile e vergognoso che queste persone siedano in Consiglio Comunale. Rifiutarsi di pronunciare il nome di una vittima dell'Olocausto è un'offesa a tutte le vittime della ferocia nazifascista". Una frase, quella firmata da Alessandra Gori, segretaria dell'unione comunale, che rimbalza su internet e chiama in causa Michela dell'Innocenti che avrebbe dovuto leggere il nome indicato, nel corso della seduta, seguendo quanto fatto dagli altri consiglieri, ma che invece non l'ha fatto.
"Sono arrivata tardi - dice la capogruppo di Fratelli d'Italia -. Stavano già leggendo dei nomi, non era all'ordine del giorno quella cosa, ho semplicemente detto di andare oltre, perché non so di cosa stessero parlando". Poi la consigliera di Fdi chiarisce: "Certo che sono contro le leggi razziali, la mia non è una questione politica, semplicemente ho fatto un rilievo tecnico sui lavori del consiglio. Siamo di fronte a una strumentalizzazione della sinistra, e poi loro si devono ricordare di tutte le vittime, non solo di queste, mi hanno pure bocciata una iniziativa sul milite ignoto".
Mazzeo: "Atteggiamento della consigliera vergognoso"
"Rifiutarsi di leggere i nomi dei deportati significa non riconoscere l'orrore. Nessuno ha il diritto di negare o sottovalutare il peggior crimine della storia dell'umanità. Men che meno un rappresentante delle istituzioni". Queste le dichiarazioni di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, che esprime "forte indignazione" per l'atteggiamento della consigliera di Fratelli d'Italia a Massarosa. "L'atteggiamento della consigliera, la nonchalance con cui ha dichiarato di procedere oltre a dimostrazione che la lettura non le interessava minimamente o, peggio, quasi la infastidiva, è semplicemente inaccettabile, vergognoso e molto pericoloso - continua Mazzeo - È un atto che condanno senza se e senza ma, perché di fronte a certi fatti e gesti simbolici non ci si può prestare ad atteggiamenti irrispettosi nei confronti delle vittime. Il Giorno della Memoria deve essere rispettato ed essere al centro delle attenzioni delle istituzioni. E per questo stigmatizzo qualsiasi tipo di gesto, espressione e atto che tenti di cancellare o sminuire la più grande tragedia dell'umanità".
"Abbiamo appena assistito a due aggressioni antisemite - ha detto ancora Mazzeo, riferendosi ai fatti dei giorni scorsi di Campiglia Marittima e Firenze -. La Memoria non va mai banalizzata e svilita. Mai negata e resa sterile. Lo dobbiamo a ciascuna vittima".
Un coro di dissenso
Condanna per quanto accaduto da parte del sindaco di Massarosa Simona Barsotti. Presa di distanza anche della lista civica Per Massarosa Pietro Bertolaccini e Marzia Lucchesi insieme al commissario provinciale Lega Lucca Riccardo Cavirani, e al segretario provinciale di Azione Giordano Ballini.