
Il "Regina d'Italia"
Viareggio, 2 giugno 2019 - E' il secondo mega yacht che Stefano Dolce e Domenico Gabbana si regalano. E hanno scelto sempre Codecasa, cioè uno dei migliori cantieri al mondo per i grandi motor yacht. Questa volta la “barca”, chiamata “Regina d’Italia” come la prima del 2006, è un 65 metri davvero imponente, del valore di oltre 50 milioni di euro, che Codacasa ha realizzato prima nel suo yard sul canale dei Navicelli a Pisa e che poi, un anno fa, ha portato allo scalo nel porto viareggino per l’impegnativo allestimento. L’esclusività e il lusso sono da sempre la nota caratteristica dei due stilisti che hanno voluto soluzioni come mai realizzate.
Il varo ieri mattina a Viareggio con una cerimonia strettamente riservata.
Regina d’Italia, tra le molte altre cose coperte da segreto e non pubblicizzate, vanta ben cinque ponti, due suite armatoriali, quattro cabine ospiti, una piscina, una palestra sul ponte sole. Ha le massime certificazioni internazionali e tecnologie allo stato dell’arte, tutte approvate dal Registro Italiano Navale, ha due motori Caterpillar da 2448 cavalli cadauno e può sviluppare una velocità di 17 nodi (circa 33 km/ora) a dislocamento leggero ed ha un’autonomia atlantica da 5.000 (più di 9mila chilometri) a 12 nodi. Dolce e Gabbana hanno riconfermato il cantiere Codecasa perché il primo Regina d’Italia, che ha una lunghezza di 51 metri e soluzioni d’avanguardia per quel periodo, ha dato loro grandi soddisfazioni e ha permesso di progettare questa nuova grande nave da diporto.
Si sa già che i media specializzati sono scatenati alla ricerca di quanto D&G hanno voluto “mettere a bordo“ di questo nuovo gioiello della produzione viareggina. L’amministratore delegato di Codecasa, shipyard fondato nel 1825 da Giovanni Battista Codecasa e da allora saldamente in mano alla stessa famiglia, è Ennio Buonomo, ex velista di Azzurra: "Siamo veramente orgogliosi di avere varato questa barca perché per noi e per Viareggio rappresenta un vanto e una speranza per il futuro. Noi tutti esprimiamo agli armatori un augurio per i molti anni di felice utilizzo del loro yacht. Alla realizzazione hanno lavorato in media duecento tecnici ogni giorno per arrivare al momento del varo nei tempi previsti. Ogni messa in acqua è un momento di attenzioni e di ricordi degli sforzi fatti e dell’impegno che abbiamo messo in campo. Rappresenta anche il massimo possibile che un cantiere viareggino può pensare, costruire e varare, per via delle limitazioni dei fondali del porto. Ma oggi vogliamo parlare di questo grande traguardo raggiunto da Codecasa e direi anche dalla cantieristica locale. Una eccellenza nel vero senso della parola perché dopo il primo Regina d’Italia, che già fece palare molto di sé anni fa, ora abbiamo questo nuova barca che è veramente una novità sotto tutti i punti di vista".