Mèlosmente e i giovani. Concezione del corpo. Sociale, arte e filosofia. Tra spettacoli e attività

Il festival che parla agli adolescenti per una cultura del non-giudizio. Sonia Cortopassi: "Positività e inclusività sono i valori da insegnare". La quarta edizione all’insegna della consapevolezza e libertà.

Mèlosmente e i giovani. Concezione del corpo. Sociale, arte e filosofia. Tra spettacoli e attività

Il festival che parla agli adolescenti per una cultura del non-giudizio. Sonia Cortopassi: "Positività e inclusività sono i valori da insegnare". La quarta edizione all’insegna della consapevolezza e libertà.

VIAREGGIO

Un festival culturale dalla profondità sociale e psicologica, ma anche filosofica e artistica: è questa la definizione più adatta per l’evento Mèlosmente, sviluppato nei giorni 8, 9 e 10 novembre e ideato per promuovere conoscenza, consapevolezza e crescita personale. Il festival, totalmente gratuito, offre seminari, presentazioni, esibizioni musicali e altro ancora per sviluppare questioni rilevanti sia a livello sociale che personale.

In occasione della sua quarta edizione, il tema è incentrato su "La rivoluzione del corpo", come dichiara fieramente Sonia Cortopassi, medico psichiatra e psicoterapeuta, nonchè ideatrice del festival: "in questa cultura e in questa società del tempo accelerato, dove i social e la realtà virtuale sono le principali vie di comunicazione, è necessario ripensare al concetto di corpo, essendo che, ormai, non è più il perno nel rapporto tra noi e gli altri. Vogliamo proporre quindi un viaggio attraverso il corpo che, tramite una serie di attività crearive e seminari, porti a una visione della corporeità positiva e onclusiva, oltre ogni stereotipo".

L’idea è soprattutto rivolta ai giovani, come evidenzia l’organizzatrice: il programma prevede che la prima giornata sia interamente dedicata ai ragazzi delle scuole di secondo grado di Lucca e Massa Carrara, con attività come lo spettacolo di Daniele Ninarello "NOBODY NOBODY NOBODY. It’s ok not to be ok" o la presentazione "Vigliacchi! Il mio j’accuse al mondo degli adulti" incentrato sulla questione dei giovani che si sentono incompresi dagli adulti.

"L’obiettivo" dice Sonia "è quello di coinvolgere i ragazzi con temi che indagano alla cultura giovanile e introdurli alla cultura dell’inclusione, della non-violenza e del non-giudizio".

Dello stesso parere è Ilaria Cecconi, vice presidente dell’associazione organizzatrice del festival "Alere Mentem", di cui Sonia è presidente: "è importante parlare del concetto di corpo perchè, ormai, in un tipo di società come la nostra, si è come smaterializzato, ad esempio tramite i social. A questo proposito, sono diverse le attività proposte: dalla fumettistica al body paint, fino a performance con l’intento di dimostrare le potenzialità e l’armonia del nostro corpo.".

Un grande contributo nell’organizzazione dell’evento è dato anche dal Comune, rappresentato da Sandra Mei, assessore alla cultura e tradizioni popolari: "il festival è un misto di passione e consapevolezza, una bella iniziativa che abbiamo visto fiorire con gli anni".

Per rendere possibile tutto ciò contribuisce l’azienda "i Care", main partner dell’iniziativa: il presidente Moreno Pagnini è "fiero di collaborare al progetto e di impreziosire le tre giornate con la presentazione del libro "Al di qua dell’eternità. Storie, vite, memorie nei cimiteri di Viareggio" che raccoglie le storie di oltre 250 uomini e donne che hanno lasciato un segno indelebile nelle strade viareggine e il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza".

Viola Mallegni