"Mia madre trucidata davanti ai miei occhi"

Mario Marsili, sopravvissuto grazie all'eroismo di sua madre durante la Seconda Guerra Mondiale, riceve la medaglia d'oro al merito civile. La donna sacrificò la propria vita per proteggerlo dai nazisti.

"Mia madre trucidata davanti ai miei occhi"

Mario Marsili, 86 anni

STAZZEMA (Lucca)

E’ il bambino superstite. Mario Marsili oggi ha 86 anni ed è vivo grazie al gesto eroico di mamma Genny Bibolotti. "Prese uno zoccolo e lo lanciò contro un tedesco e fu trucidata davanti ai miei occhi". Per questo atto di coraggio il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 25 aprile 2005 le conferì la medaglia d’oro al merito civile. "Arrivarono le truppe tedesche – racconta Mario Marsili – mamma mi nascose in una nicchia dietro la porta della stalla e mi disse “Non ti muovere“".

Prima che iniziassero le raffiche di mitra e le scariche dei lanciafiamme, la donna fece nascondere il figlio dietro al camino. Era ancora viva, sebbene ferita, quando un militare tedesco rientrò nell’edificio per controllare che tutti i presenti fossero morti. Per evitare che il figlio venisse notato prese uno degli zoccoli che indossava e lo scagliò in faccia al soldato, attirandone l’attenzione. Il militare la finì con una raffica, ma non si accorse della presenza del bambino: Mario rimase nascosto per molte ore nella stalla che continuava a bruciare: venne poi ricoverato per circa un anno nell’ospedale di Pietrasanta e riuscì a sopravvivere alle gravissime ustioni riportate. Quei segni sul viso hanno caratterizzato la sua vita e la sua storia.

"Un giorno del 1945 bussarono alla porta – aggiunge – era il mio babbo, un alpino finito prigioniero in Russia, di cui non sapevamo più niente. In mezzo a tanto dolore, fu una sorpresa davvero bella"