di Beppe Nelli
Avvocato Miracolo, sembra che il Pd non la voglia in nessun incarico pubblico. Perché?
"La matematica non è un’opinione e ci dà una spiegazione fotografica. Nel 2015 e 2020 Viareggio Democratica, la mia lista, è stata determinante per far eleggere Giorgio Del Ghingaro. Ho sottratto consensi al Pd. Spero che i motivi dell’avversità dei Dem siano politici e non personali".
Però la vedono come il fumo negli occhi.
"Tutto cominciò con la vicenda di Camaiore e il sindaco Alessandro Del Dotto. Quando rientrai alla Sea nel 2018 trovai fatture insolute per servizi svolti a Camaiore. Il mio dovere di amministratore era chiederne il pagamento. Il sindaco e la giunta ritenevano quei servizi svolti male, ma io avevo le fatture da riscuotere. Ci sono stati strascichi in tribunale, poi Camaiore ha risolto il contratto con Sea Amabiente, e questo è stato un ulteriore motivo di scontro, perché io volevo preservare l’occupazione. Fortunatamente ho sempre trovato sostegno nel Comune di Viareggio e in RetiAmbiente. Detti le dimissioni perché mi avevano prospettato l’azienda unica dei rifiuti della Versilia, con la fusione di Sea e Ersu. La sto ancora aspettando".
Poi ci fu la battaglia della presidenza del Parco.
"Del Ghingaro mi propose, però avevo il problema dell’anno di “raffreddamento“ previsto dalla Legge anticorruzione. Per nuovi incarichi bisognava superare il 2 luglio 2021. Comunque il Pd fece una sollevazione di scudi, e il presidente nominò Lorenzo Bani. Il quale ha litigato con Del Ghingaro, ma poi ha dato un buon esempio di politica non divisiva, e di condivisione con Viareggio".
Comunque lei è sempre nel mirino: nel 2021 finì il mandato di Fabrizio Morelli alla Port Authority ed è scoppiata la tragedia greca. Perché?
"Il sindaco mi indicò per l’Authority e il presidente della Regione Giani espresse perplessità, sottolineando che un avvocato non può svolgere il ruolo di segretario".
Due giorni fa Giani ha anche detto che l’ammiraglio Giuseppe Tarzia non ha le competenze tecniche per gestire il porto. Non siamo in guerra, ma...
"Giani ha detto anche queste cose. Ma quando il presidente respinse il mio nome, la segreteria dell’Authority era ancora in prorogatio: il Pd Viareggio era in maggioranza e aveva il vicesindaco, eppure non disse una parola. Una cosa molto spiacevole. Invece il Pd Versilia nella persona del segretario Riccardo Brocchini sostenne apertamente la posizione di Giani. A un certo punto dissi al sindaco che intendevo fare un passo indietro. Mi parlò dell’ammiraglio Tarzia e con Viareggio Democratica convenni che era una figura di altissimo spessore".
Cose recenti: Giani ha rifiutato Tarzia, ha nominato Rosselli, ha perso al Tar anche se aveva cambiato la legge regionale, e ha proposto Del Dotto: eppure a Lei aveva detto che un avvocato non è adatto per fare il segretario dell’Autorità Portuale. Come si sente?
"L’avvocato Del Dotto, da sindaco e dopo, ha patrocinato tra le altre la causa del Piazzone, perdendo; i camping contro la Sea e il Comune Viareggio; non si è mai fatto scrupoli sull’opportunità di sostenere cause contro il Comune limitrofo. Giani ha detto che Del Dotto è stato un buon amministratore comunale, ma per quello che risulta al momento, per le sue decisioni da sindaco, Camaiore ha perso le cause contro Sea Ambiente".
Torniamo alla politica, vuole?
"Oggi ci sono due persone per l’Authority: l’ammiraglio Tarzia e l’avvocato Del Dotto. Come si può non considerare i curricula dell’uno e dell’altro, dovendo fare una scelta così importante per l’economia della città, della cantieristica, e di tutte le attività portuali? Per lo sviluppo del porto serve la conoscenza delle dinamiche di un approdo. Tarzia è stato anche comandante della Capitaneria di Viareggio, oltre a coprire un’infinità di incarichi. Il presidente Giani dovrebbe fermarsi, e smettere di proporre figure divisive come Del Dotto. L’esperienza politica dovrebbe suggerire al presidente della Regione lungimiranza, se davvero vuole bene al Pd e al centrosinistra, e saggezza. Del Dotto non è figura gradita a Viareggio Democratica perché è divisivo, e nel passato è stato anche arrogante. Giani dice che Tarzia non può essere nominato perché ha 65 anni, ma in realtà non li ha ancora compiuti. Può essere nominato, in linea con la normativa". Crede davvero in un ripensamento del Governatore?
"Il tempo ci darà ragione: qualora Giani dovesse procedere con Del Dotto, sarebbe un danno irreparabile perché non ha competenze specifiche sul porto e, di fronte a Tarzia, il paragone è insostenibile".