Francesca Navari
Cronaca

Pericolo monossido, famiglia riesce a salvarsi. Corsa all’ospedale dopo i primi malori

Forte dei Marmi, ordinanza del sindaco che vieta l’utilizzo dell’impianto termico in villa

Forte dei Marmi, 21 dicembre 2024 – Hanno intuito subito che quella sensazione di malessere poteva essere pericolosa. Così una famiglia di tre persone si è recata al pronto soccorso e il sindaco ha poi provveduto a firmare l’ordinanza con cui si impone l’immediato fermo dell’impianto termico per presunta intossicazione da monossido di carbonio. Poteva sicuramente andare peggio ad una famiglia fortemarmina residente in una villetta in via Nizza: improvvisamente tutte e tre le persone che si trovavano a casa hanno presentato sintomi da intossicazione con tosse e sensazione di bruciore alla gola e, intuendo la possibile gravità della situazione, si sono diretti al pronto soccorso. In quel momento in cui ogni attimo era prezioso, sono stati rapidi nell’uscire dalla porta e correre all’ospedale, allertando allo stesso tempo i vigili del fuoco.

AVIGILIFUOCO
Sul posto i vigili del fuoco (foto di repertorio)

I pompieri sono arrivati a casa ad effettuare le verifiche del caso: a seguito delle misurazioni con gli strumenti in dotazione all’interno dell’abitazione, non è stata rilevata alcuna presenza di monossido di carbonio, però nel locale vano caldaia adiacente all’abitazione è stata rilevata la fuoriuscita dei fumi che veniva deviata dalla presenza di vegetazione di una siepe, con un possibile ritorno in casa.

E’ stata proprio la dettagliata relazione dei vigili del fuoco a invitare il sindaco a provvedere a sottoscrivere l’ordinanza (con notifica alla prefettura) per diffidare l’utilizzo dell’impianto calorifero, fino a che non siano effettuati i lavori di ripristino delle originarie condizioni di sicurezza da parte di un tecnico specializzato e la trasmissione all’amministrazione comunale della documentazione tecnica attestante l’avvenuta messa a norma dello, nonché l’assolvimento degli obblighi manutentivi, entro e non oltre 30 giorni(con conseguenze penali in caso di inadempimento). La casa resta comunque abitabile.