REDAZIONE VIAREGGIO

Mont Saint-Michel Un luogo incantato

Mont Saint-Michel Un luogo incantato

Ho un ricordo nitido delle lezioni di francese al liceo e dei racconti che la professoressa condivideva con noi sui luoghi d’oltralpe che aveva visitato. Mont Saint-Michel era sempre in cima alla lista di quelli che colpivano la mia immaginazione perché mi pareva un luogo incantato, un connubio ben riuscito tra natura e architettura. Mont Saint-Michel costituisce una delle immagini emblematiche non solo della Normandia ma di tutta la Francia e la sua baia è circondata da un’aura di mistero: finché non la si visita di persona è difficile rendersi conto di quanto sia straordinario un viaggio tra abbazie medievali e maree. Nel 1979 Mont Saint-Michel e la sia baia sono stati classificati Patrimonio mondiale dell’Unesco, ma riavvolgendo il nastro della storia di quest’isolotto governato dalle più grandi maree dell’Europa continentale torniamo molto indietro nel tempo, al 708 d.C. Fu in quell’epoca che iniziò la costruzione dell’Abbazia a causa di un sogno: l’Arcangelo Michele comparve al vescovo Aubert di Avranches incaricandolo di costruire una chiesa sull’isola rocciosa situata alla foce del fiume Couesnon.

Camminare per le sue vie significa fare un viaggio nella storia, tra stratificazioni di ogni epoca ed elementi che raccontano le varie vicissitudini del monte e dell’abbazia: prima andò in mano ai benedettini che impostarono l’isola secondo l’ordine monastico: Dio – quindi il complesso di edifici della comunità ecclesiastica – in cima e alla base negozi e abitazioni. Poi divenne luogo di culto di San Michele (da cui il toponimo) e in seguito un incendio bruciò il monastero, così nella restaurazione fu aggiunta “La Merveille”, la parte gotica dell’abbazia. All’epoca della Guerra dei Cent’Anni si deve la costruzione delle fortificazioni medievali e dei bastioni su cui si cammina osservando le basse maree che lasciano delle sabbie mobili limacciose a contornare l’isola, per poi essere inghiottite di nuovo dall’acqua che impetuosa riconquista i suoi spazi con l’alta marea. È un processo talmente rapido che lascia incantati e sbigottiti, che fa inchinare l’uomo al cospetto della forza della natura. All’ora del tramonto la visione di Mont Saint-Michel che galleggia sul mare dai riflessi dorati è qualcosa di celestiale.