DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Morganti, le lacrime di Lora Santini: “Abbiamo riso tanto per 43 anni, mi ha lasciata qua a piangere”

La sua amica e storica compagna di palcoscenico ha ricevuto la triste notizia dai familiari. Poche sere prima c’è stato il loro ultimo incontro. “Era giù di morale, non era il solito”

Morganti e Santini si conoscevano dal 1982 quando insieme ad Alessandro Bonuccelli entrarono nella “Burlamacco 81”

Morganti e Santini si conoscevano dal 1982 quando insieme ad Alessandro Bonuccelli entrarono nella “Burlamacco 81”

Viareggio, 14 gennaio 2025 – “Siamo sempre stati insieme, abbiamo riso tanto per 43 anni. Ora invece mi ha lasciata qua a piangere: mi manca già tantissimo, non basterebbe una pagina per mettere in fila tutto quello che mi sta passando per la mente”. In questo momento ci sono due Lora Santini. L’attrice-amica che conserva una quantità talmente enorme di bei ricordi da non riuscire nemmeno ad elencarli. E poi c’è la “Pietrasantina”, come tutti la chiamano, che aveva visto Morganti pochi giorni fa e per la prima volta lo aveva visto diverso dal solito e decisamente sottotono.

Lora, quando hai saputo della triste notizia?

“In tempo reale dai familiari. Mi hanno contattato subito, che strazio. Sapevamo tutti che stava male, ma non immaginavamo un tracollo improvviso: speri sempre che la situazione possa migliorare, e invece...”.

Era tanto che non ci parlavi?

“Macché, insieme ad Antonio Meccheri ero stata a casa sua pochi giorni prima. Ci siamo incontrati per le prove dello sketch di quest’anno, ’I Pettegoli’, incentrato sulle magagne del Comune. Facevamo sempre come una volta: prima si scrivevano i testi con carta e penna e poi si ribattevano sul computer. Ma non era il solito Claudio”.

In che senso?

“Dodici anni di dialisi gli hanno minato il fisico, ma era uno che aveva sempre voglia di fare e questo probabilmente lo aveva aiutato ad andare avanti. L’altra sera invece aveva perso la sua verve, anche l’animo era intaccato. Era giù di morale, ci disse che non se la sentiva di recitare con me e Antonio e che, al limite, lo avrebbe fatto da seduto”.

Vi conoscevate dal 1982, quando siete entrati insieme nella ’Burlamacco 81’ con Alessandro Bonuccelli. Raccontaci il Morganti dietro le quinte.

“Eravamo vicini di camerino, ma soprattutto simili per la vis comica e l’ansia da prestazione. Prima di ogni spettacolo, mentre partiva la musica, ci si incontrava senza parlare: uno sguardo reciproco e poi si camminava su e giù, ognuno immerso nei propri pensieri. Era un modo per toglierci di dosso quell’ansia insieme all’adrenalina, perché non è semplice né scrivere i testi né far ridere la gente. Gli dicevo ’Speriamo bene’, e lui rispondeva ’Sì, andrà bene’. Prima di quella camminata, con gli altri attori e i tecnici facevamo invece un rito scaramantico”.

Di che tipo?

“Mettevamo le mani una sopra l’altra, poi si urlava ’1, 2, 3.. mer...’. Lo so che non potete scrivere le parolacce, comunque ci siamo capiti”.

Fuori dal palco invece Claudio com’era?

“Una persona calma e disponibile. Se avevi un problema ti ascoltava e ti consigliava. Per me era come un fratello. Chiaramente faceva ridere in qualunque posto ti trovassi. Dopo gli spettacoli capitava di andare a cena insieme, ma sei talmente scarico che spesso hai voglia solo di andare a casa”.

Aneddoti belli e indimenticabili.

“Oddio che domanda difficile: tutti! Giù, ci provo. Una volta con lui e Massimo Mazzolini si fece uno show nella campagna lucchese e ci fecero recitare in un’aia: pensavamo ci portassero a vedere la monta di una vacca. Una settimana fa invece ricordavamo uno sketch in una specie di sagra in Versilia. Ilaria Casagrande faceva la domatrice e noi i leoni: non rideva nessuno, pensavano solo a mangiare. Oppure quando si andava ’nel brentone’, quando si perdeva il filo, lui mi guardava e io con la mano gli facevo segno di interrompere lo sketch”.

Devo chiedertelo: i ricordi più brutti?

“Non dimenticherò mai questi ultimi giorni. Non avrei mai voluto vederlo così, sia a casa l’altra sera sia in ospedale quando ce l’hanno fatto vedere. L’ultima volta gli ho detto ’Tu sei la Canzonetta’, e lui ha risposto ’Lora ci sei tu, te l’ho sempre detto che...’, ma si è interrotto ed è scoppiato a piangere. Ho pianto anch’io e gli ho detto ’Ecco, sei contento ora?’”.