Viareggio, 4 agosto 2017 - LEI è stata l’unica. L’unico amore, l’unica complice, l’unica che, forse, lui non ha mai smesso di ringraziare. «Senza di lei, non sarei stato io». Senza Lia, quella di Arnaldo Galli sarebbe stata un’altra vita. Lia Raffaelli se ne è andata ieri, accanto a lui. Aveva 82 anni. Conobbe Arnaldo che era una ragazzina, lui più grande di 9 anni. E ognuno, recuperando il filo della storia, ha sempre rivendicato il primo passo: «fui io a farmi avanti»; «Arnaldo no, sono stata io». Teneri battibecchi casalinghi, di un meraviglioso incastro lungo sessant’anni.
Una devozione materna quella di Lia, che ha permesso ad Arnaldo di non perdere quell’ingenuità dei bambini, e degli artisti. Lei ha concesso a lui di coltivare il privilegio più grande, un dono che talvolta si perde crescendo: la fantasia. Senza di lei, lui non sarebbe diventato il decano dei carristi. Non l’ha mai nascosto Arnaldo Galli, lo ripeteva sempre, nelle occasioni pubbliche o nelle interviste. Non per restituirgli qualche cortesia di facciata, non è da lui; ma per condividere profondamente ogni gioia e ogni soddisfazione. Lui tra pennelli e cartapesta, lei tra macchine da cucire e stoffe per creare i costumi delle maschere dei carri del carnevale di lui. E insieme i loro figli, Roberto e Roberta.
Lia è stata anche la memoria di Arnaldo, distratto a rincorrere le sue idee. E’ stata per lui pazienza, quando prevaleva l’irruenza; e anche libertà, di inseguire i sogni. I suoi occhi scuri sono stati il mondo in cui cercare l’ispirazione buona. «Per lui è stata semplicemente una colonna»; ricorda oggi il nipote Gabriele. «Ad Arnaldo – il messaggio della Fondazione Carnevale, affidato alla presidente Marcucci – il nostro sincero affetto e le più sentite condoglianze per la perdita di un’autentica compagna di vita, di cui abbiamo potuto apprezzare le doti di moglie e mamma e che con dedizione ha partecipato alla vita artistica e professionale di Arnaldo». «Ciao cara Lia – il pensiero dell’ex presidente Santini – Paziente, precisa e premurosa hai custodito fino ad oggi il tuo compagno di vita, sei stata moglie paziente e amorevole. Dio non poteva far dono migliore al nostro caro Arnaldo». L’ultimo saluto questo pomeriggio, alle 16, alla chiesa di San Paolino.
Martina Del Chicca