Quello di stamani, alla Corte d’assise di Lucca, sarebbe stato un giorno importante. Era prevista infatti l’udienza finale del processo che vede Daniele Mazzolini accusato di omicidio volontario aggravato per aver causato la morte della moglie, l’ex agente della polizia municipale di Pietrasanta Anna Lucarini (nella foto), andando a sbattere con la propria macchina contro un albero. Ma l’udienza, che avrebbe dovuto concludersi con la sentenza, non ci sarà a causa di un impedimento del giudice Raffaella Poggi, che presiede la corte.
Di conseguenza se ne riparlerà il 14 febbraio alle 11. Una data quasi beffarda visto che si tratta della festa degli innamorati, mentre dietro la tragedia avvenuta il 9 ottobre 2022 sulla Sarzanese, a Pietrasanta, c’è una storia che è tutta fuorché d’amore. Il 62enne, che deve rispondere anche di maltrattamenti alla figlia, secondo l’accusa maltrattava la moglie, che aveva 58 anni, comportamento che era peggiorato quando lei gli aveva comunicato l’intenzione di volersi separare. Una tensione che non ha fatto che crescere, fino alla tragedia che ha portato gli avvocati delle parti civili a parlare di "femminicidio". Secondo i legali e secondo il pm Sara Polino l’uomo si sarebbe scagliato volontariamente contro l’albero per ammazzare la moglie. Ad alimentare questa tesi è anche l’assenza di frenate sull’asfalto e di altri segni sintomatici di una distrazione. Senza contare che all’ultima udienza del 10 dicembre il testimone che stava guidando la propria auto dietro quella di Mazzolini ha assicurato si aver visto l’uomo sferrare dei pugni. Una ricostruzione che conferma gli esiti dell’autopsia dato che il cadavere della donna presentava segni di colpi sul braccio sinistro, mentre in base al verbale del pronto soccorso Mazzolini aveva ferite lacero-contuse sul dorso della mano destra. Nei suoi confronti il pm ha chiesto l’ergastolo e l’isolamento diurno per 3 mesi.
Daniele Masseglia