REDAZIONE VIAREGGIO

E' morto Paolo Giusti: fra turismo e politica ha segnato un'epoca

Era l'uomo forte di Andreotti nella Democrazia Cristiana locale

Paolo Giusti insieme a Giulio Andreotti negli anni d’oro della Democrazia cristiana

Viareggio (Lucca), 29 marzo 2016 - Se n'è andato a 87 anni quasi in punta di piedi, lontano dai riflettori, Paolo Giusti. Lui che per almeno tre decenni ha dominato la scena politica e imprenditoriale della nostra città. Lasciando un’impronta indelebile, il cui ricordo non sarà mai oscurato. Uomo dal carattere forte, metteva anima e cuore in tutto quello che faceva spaziando dal turismo allo sport alla sanità. E’ stato un imprenditore di successo nel settore turistico, presidente di lungo corso del Centro Giovani Calciatori, assessore nelle giunte Dc, presidente dell’Intercomunale, presidente della Asl. Una personalità poliedrica, versatile, capace di trasformare in oro tutto ciò che toccava.

Paolo Giusti era originario della Provincia di Pistoia. Per la precisione di Veneri nel comune di Pescia. Un paesino troppo piccolo per le sue ambizioni. Per questo venne naturalmente attratto da quella che allora era effettivamente la Perla del Tirreno, la capitale assoluta del divertimento in Italia. A Viareggio arrivò giovanissimo negli anni Cinquanta e subito mise in mostra tutte le sue qualità. Fu lui a fondare la Turitalia con la sede storica in Passeggiata per organizzare vacanze e per dare un punto di appoggio ai turisti che affollavano la Versilia. E’ stato poi direttore di alcuni dei più rinomati alberghi fra il cui il Royal e il Panoramic. Suo fratello Francesco, invece, gestiva il Margherita.

L’abito dell’imprenditore andava troppo stretto però a una personalità vulcanica come la sua. Prima ancora che Berlusconi «decidesse di scendere in campo», si buttò in politica. E lo fece negli anni Settanta alla sua maniera, con successo. E’ sempre stato democristiano convinto e, qui a Viareggio, era l’uomo forte di Giulio Andreotti che lo aiutò a crearsi una bella cerchia di amicizie altolocate a Roma. Proprio in quegli anni Settanta fu assessore nella giunta con Ghigo Gemignani sindaco. A lui si deve, fra le varie cose, la chiusura del viale Capponi nella pineta di ponente. Una scelta che, all’epoca, suscitò notevoli contestazioni. Ma lui era di vedute lungimiranti. Pensiamo adesso cosa accadrebbe al contrario se qualcuno provasse a riaprire al traffico il viale Capponi...

Al nome di Paolo Giusti si lega anche parte della storia del Cgc, di cui fu presidente ininterrottamente per 12 anni dal 1974 al 1986, quando il suo fondatore, Torquato Bresciani, era ancora presidente onorario. A proposito di lungimiranza, a lui si deve, in quegli anni, l’aver portato alla Coppa Carnevale una squadra cinese, in anni in cui uscire dalla Grande Muraglia era praticamente impossibile. "Il mio amico Paolo Giusti mi informa che quest’anno il torneo di Viareggio comincerà...", diceva Paolo Valenti nel bel mezzo di Novantesimo minuto negli anni in cui, senza le dirette tv, gli sportivi italiani attendevano in gloria di vedere i gol della serie A.

Aneddoti che danno la dimensione della grandezza di un uomo che ha fatto tanto per Viareggio. La sua carriera politico-amministrativa la chiuse come presidente della Asl negli anni Novanta ponendo le basi per la realizzazione del futuro ospedale della Versilia.

E proprio dopo un breve ricovero in quell’ospedale, Paolo Giusti è morto nella notte fra Pasqua e Pasquetta nella clinica San Camillo di Forte dei Marmi dove era stato trasferito. Lascia la moglie Emiliana Petrucci, i fratelli Francesco e Caterina. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio (martedì) alle 15,30 nella chiesa di Don Bosco al Marco Polo.

Paolo Di Grazia