DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Morte Lucarini, il dramma in aula: "Il marito la vessava ogni giorno"

In Corte d’assise la testimonianza dei familiari della vigilessa scomparsa nel 2022 in un incidente stradale

Una bella e spensierata foto di Anna Lucarini insieme alla figlia Serena

Una bella e spensierata foto di Anna Lucarini insieme alla figlia Serena

Vessazioni e aggressioni verbali ogni giorno. Ma quando la moglie gli ha comunicato di volersi separare ha minacciato di togliersi la vita. Fino al tragico epilogo dell’incidente stradale avvenuto il giorno prima che lei se ne andasse dalla loro abitazione di Capezzano Pianore. Daniele Mazzolini ha ascoltato in silenzio, senza proferire parola, le drammatiche testimonianze dei suoi familiari alla prima udienza di ieri in Corte d’assise a Lucca nel processo che lo vede accusato di omicidio volontario aggravato per la morte della moglie Anna Lucarini, la vigilessa della polizia municipale di Pietrasanta scomparsa a 58 anni il 9 ottobre a causa dell’incidente avvenuto lungo la Sarzanese, quando l’auto condotta da Mazzolini andò a schiantarsi contro un albero prendendo fuoco.

Difeso dall’avvocato Luigi Pace di La Spezia, il 62enne, indagato anche per maltrattamenti alla figlia, rischia l’ergastolo in quanto per il pm Sara Polino fu lui a dirigere volontariamente l’auto a forte velocità contro l’albero, senza neppure frenare, al termine, secondo l’accusa, dell’ennesima lite consumatasi mentre lui era al volante. La Corte, presieduta dal giudice Giuseppe Pezzuti (a latere Raffaella Poggi e la giuria popolare), ha ascoltato i parenti della vittima costituiti parte civile, difesi dagli avvocati Gianmarco Romanini di Viareggio e Adele Boris di Lucca. È emerso un background familiare colmo di tensioni. La figlia Serena col marito, Paola (sorella di Anna) e altre persone hanno raccontato anni di atteggiamenti violenti: "Non passava giorno senza un litigio, a cena discussioni accese e aggressioni verbali". Dicendo di essere rimasti sconvolti dalla tragedia ma non sorpresi ("non abbiamo mai pensato a un normale incidente") in quanto Mazzolini la accusava "di non saper fare nulla: beveva parecchio vino e la offendeva davanti a tutti, insultandola. La provocava gridandole in faccia, il suo era odio".

Un quadro di rapporti complicati, con aggressioni, anche fisiche, alla figlia. Venti giorni prima della tragedia gli disse di volersi separare (aveva avuto un paio di contatti con gli avvocati) e temendo la sua reazione chiese a figlia e genero di stare con lei quella sera. "Lui rispose di volersi uccidere – hanno detto – e ha continuato a ripeterlo tutti i giorni. Lei aveva già preparato i bagagli, sistemandoli vicino alla porta, il 10 ottobre sarebbe andata da sua madre. Il giorno dell’incidente hanno discusso animatamente, anche prima di salire in macchina. Ce l’ha ammazzata". All’udienza del 24 settembre saranno sentiti testi e consulenti del pm e delle parti civili.