PAOLO DI GRAZIA
Cronaca

"Pensavamo stesse dormendo”. Studente di 16 anni morto in gita per un malore fatale, la tragedia al camping

L’allarme al 118 poco dopo le 10: il medico non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso. Sconvolti gli amici che condividevano il bungalow con lui

I carabinieri davanti al camping Burlamacco

I carabinieri davanti al camping Burlamacco

Torre del Lago (Lucca), 7 giugno 2024 – Con la gioia dei suoi 16 anni era arrivato in Italia per una vacanza. La classica gita scolastica di fine anno. Per scoprire i tesori della Toscana e godersi un po’ di mare della Versilia. Mercoledì sera è andato a letto già pregustando l’idea di un’altra giornata splendida da trascorrere insieme ai suoi compagni. Magari sulla spiaggia. Ma Leon, questo il suo nome di battesimo, si è addormentato e non ha più riaperto gli occhi. Un malore fatale – sulle cui cause sono in corso gli accertamenti tecnici del medico legale – che lo ha colto nel sonno, strappandolo alla gioia dei suoi 16 anni e all’affetto dei suoi genitori che ieri, appresa la notizia, sono partiti da Brema, in Germania, per giungere al capezzale del figlio.

Leon era arrivato lunedì a Torre del Lago da Brema su un autobus gran turismo insieme ai suoi compagni di scuola. Una comitiva di una cinquantina di persone fra studenti, insegnanti e accompagnatori, alloggiati al camping Burlamacco. Un sede ideale per poi muoversi durante il giorno per andare a visitare le città d’arte come Lucca, Pisa e Firenze. Leon era alloggiato in un bungalow insieme a tre suoi compagni di classe. I quali ieri mattina, pensando che lui stesse dormendo, sono usciti dal bungalow. Poi sono rientrati e lo hanno visto ancora sul letto. Poi, preoccupati, hanno avvertito una loro insegnante. La quale ha provato a svegliare il ragazzo, ma a a quel punto Leon era già deceduto. L’allarme è scattato poco dopo le 10 di ieri mattina. Il medico del 118 non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso del ragazzo per lo sgomento degli insegnanti e degli amici. "Come è possibile", continuavano a ripetersi. Lo sguardo perso nel vuoto, le lacrime. L’angoscia di questi studenti visibilmente sotto choc per l’accaduto. "Leon era un bravo ragazzo – ci dicono in inglese – con la testa a posto. Mai un eccesso da parte sua. Un ragazzo allegro e spensierato. Ieri sera (mercoledì per chi legge) stava bene. Ci siamo salutati. Niente che potesse far pensare a una cosa del genere".

Al camping Burlamacco sono arrivati anche i carabinieri con gli esperti della scientifica e il medico legale Stefano Pierotti. La morte violenta è stata subito esclusa perché non ci sono tracce evidenti sul corpo, neanche di una banale colluttazione. Sarà comunque fatta l’autopsia per chiarire meglio le cause del decesso, dovute forse a una malattia congenita del ragazzo rimasta ignota fino a ieri. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale Versilia dove nel pomeriggio di ieri sono arrivati da Brema i genitori del ragazzo in preda alla più cupa disperazione. I compagni di Leon, invece, oggi faranno ritorno in Germania. La loro gita si è trasformata in un incubo, in una tragedia che ha strappato alla vita un ragazzo di 16 anni.