
Davide Codecasa
Viareggio, 5 luglio 2022 - Davide Codecasa è morto ad appena 59 anni dopo una lunga malattia, che aveva affrontato con coraggio rifugiandosi nella fede religiosa. Rampollo della dinastia dei cantieri navali della Darsena, ha lasciato nello sconforto tutti i familiari: la moglie Simona e il figlio Edoardo di 20 anni, le sorelle Fulvia ed Elena con le rispettive famiglie, e il padre Fulvio, già duramente colpito negli affetti cinque anni fa per la scomparsa prematura della moglie Maria Carla. La morte di Davide è un nuovo dramma dolorosissimo per Fulvio, imprenditore dal volto più che umano, che ha vissuto la propria vita all’insegna degli affetti familiari.
Davide, nell’articolazione delle imprese di famiglia, gestiva da anni e con successo Villa Ariston a Lido di Camaiore, uno dei resort alberghieri più belli, prestigiosi e carichi di storia della Versilia. La notizia del suo decesso ha scosso tutta la zona. L’imprenditore si era ammalato gravemente e, nonostante le cure e la voglia di vivere, non ce l’ha fatta. Un percorso di dignità e dolore il suo, vissuto con estremo coraggio e umanità. Sensibile, un po’ vivace da ragazzino, un’anima buona e generosa, unico maschio nella discendenza di Fulvio Codecasa: Davide aveva profondi occhi blu e un viso aperto, a volte scanzonato, il portamento elegante. Era un grande sportivo, praticava la maratona e il ciclismo, amava nuotare e si era allenato col campione Dimitri Ricci. Era appassionatissimo di calcio e tifava la Juventus. Ma, da uomo di casa, era soprattutto innamoratissimo della famiglia e della propria attività imprenditoriale nel settore alberghiero.
La morte della mamma Maria Carla, avvenuta qualche anno fa, lo aveva colpito moltissimo: le era sempre stato attaccato e devoto. Viveva alle Focette, ma in estate potevi trovarlo sempre a Villa Ariston, tra il verde del grande resort e le opere di Galileo Chini, pronto ad accogliere i clienti: sapeva ricevere la gente con stile e garbo, pur mantenendo quel savoir fair di bravo ragazzo timido e idealista che lo caratterizzava. Aveva svolto studi classici al liceo ginnasio Giosuè Carducci di Viareggio: da giovanissimo abitava con i genitori e le sorelle in via Indipendenza, e poi aveva terminato il percorso scolastico a Firenze. Dopo gli studi, i corsi ed un’esperienza nei cantieri di famiglia, si era dedicato oramai da molti anni all’attività alberghiera curando inoltre eventi culturali e di solidarietà insieme alla moglie Simona Allocco, anche lei imprenditrice. Aveva inaugurato circa vent’anni fa la nuova villa Eleonora Duse, adiacente a quella antica di Rolando Ricci, divenuta poi l’hotel più esclusivo e storico della frazione lidese allo sbocco del viale Kennedy sul lungomare.
Nei tempi più recenti, quasi a voler fissare una memoria che sentiva sfuggire via, pubblicava sui social tante foto della sua giovinezza, dell’amatissimo figlio Edoardo, dei familiari tutti. La morte è giunta a seguito di un improvviso peggioramento dello stato di salute negli ultimi due giorni. Le esequie si sono svolte nel tardo pomeriggio a Villa Ariston, il suo luogo dell’anima, in forma religiosa ma privata, alla presenza di tutti i familiari sconvolti dal dolore e in cui ha lasciato un vuoto immenso. La salma è stata cremata come da volontà del defunto. Di Davide restano però i ricordi di chi lo ha conosciuto e apprezzato nelle sue doti di umanità e amicizia.
r.v.