Camaiore (Lucca), 3 settembre 2024 – Un altro ragazzo non c’è più, in questa estate che scivola via lasciandosi dietro un bollettino di guerra. Un giovane pieno di vita, di energie, ma soprattutto “un ragazzo eccezionale”, come lo descrive chi lo conosceva. Gabriele Politi, 30 anni, originario di Camaiore, è rimasto vittima dell’ennesima tragedia in strada.
Nella serata di lunedì, il giovane era in sella alla sua moto, una Yamaha, quando è rimasto coinvolto in un drammatico incidente. In base a quanto emerge dalle prime ricostruzioni, intorno alla mezzanotte Gabriele avrebbe perso il controllo del mezzo – i motivi sono ancora tutti da chiarire con precisione – andando a sbattere contro un palo dell’illuminazione. L’incidente si è verificato nella zona industriale del comune di Affi, in provincia di Verona.
Nonostante l’immediato intervento del 118, che ha inviato sul posto un’ambulanza e un’automedica, per il 30enne non c’è stato niente da fare. I soccorritori hanno tentato di rianimarlo, ma le ferite subìte dal giovane nello schianto si sono rivelate troppo gravi. Ha perso la vita prima di giungere in ospedale. Sulla dinamica stanno indagando i carabinieri di Caprino Veronese, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso per determinare quali possano essere state le cause della perdita di controllo della moto su cui viaggiava il ragazzo.
Gabriele era originario di Camaiore. La famiglia vive nella frazione di Marignana, dove la mamma e il papà del giovane sono considerati dei veri e propri pilastri. Fino a poco tempo fa, sono stati anche capo-rioni al Palio di Camaiore. Quando è iniziata a diffondersi la notizia, il paese è precipitato nel dolore. I genitori del ragazzo sono immediatamente partiti per andare a raggiungere il loro Gabriele, accompagnati da una carezza della loro comunità distrutta dalla tragedia.
Il 30enne si era trasferito per lavoro. Dopo aver frequentato le scuole in Versilia, era entrato nel mondo della ristorazione. Lavorava in sala,a contatto con i clienti che apprezzavano tantissimo il suo modo di fare, la professionalità unita alla gentilezza. Dopo un’esperienza al Porto, a Viareggio, era riuscito a entrare a Casa Perbellini, il tempio della ristorazione veronese del celebre chef Giancarlo Perbellini, due stelle Michelin. Nello staff di livello eccezionale della struttura, Gabriele aveva un ruolo chiave: era il sommelier, il ’frontman’ che accompagnava i clienti nel loro percorso esperienziale, abbinando con sapienza vini ricercati ai piatti elaborati dalla cucina. Un risultato enorme per un ragazzo di appena 30 anni che aveva voglia di conoscere, di scoprire, di ampliare sempre di più il proprio bagaglio di esperienze. Oggi resta solo lo sgomento. Quello della famiglia, quello del paese dove tutti lo conoscevano e apprezzavano. E quello di una comunità intera.