Come è stato sottolineato un po’ da tutti, il Carnevale della pace edizione 2025 guarda oltre la sfilata di carri – che pure continuerà ad avere un ruolo centrale della kermesse – e punta molto sulle iniziative di cultura: mostre, convegni, presentazione di libri. Una serie di rassegne che saranno ospitate nei palazzi pubblici della città.
E così a villa Argentina dal primo febbraio all’11 maggio ci sarà Il Carnevale degli animali, arte, musica e moda nel futurismo e negli anni Ottanta a cura di Pietro Riani e Ferdi Montenegro. Catalogo a cura di Paolo Riani. Si tratta di un viaggio multidisciplinare che abbraccerà arti visive, musica, moda e design dagli anni ’80 dell’Ottocento ai mitici anni ’80 del Novecento, un secolo di complesse trasformazioni e rotture con il passato.
Dal 2 febbraio all’11 maggio a villa Paolina ci sarà Feste e musica, la musica del Carnevale di Viareggio e le sue storie. Un percorso espositivo – allestimento a cura di Roberta Patalani – è un viaggio nella storia musicale della manifestazione che inizia nel 1921 con la prima canzone di Icilio Sadun e Lelio Maffei e soprattutto con il primo brano composto per un carro allegorico. Per la prima volta esposti una selezione di spartiti e testi musicali conservati nell’archivio storico del museo della Cittadella.
Dal 7 di febbraio all’11 maggio sarà visitabile alla Gamc la mostra Secoli di satira, dalla bambocciate ai bozzetti del Carnevale, quattro secoli di satira illustrata. Con un focus ovviamente sul Carnevale di Viareggio. I primi a salire su un carro del Carnevale furono Eisenhower, Krusciov, de Gaulle e McMillan nel 1960 a opera di Silvano Avanzini. L’anno dopo Arnaldo Galli raffigurò Amintore Fanfani. E poi via via tutti gli altri grandi capolavori.
All’8 febbraio al’11 maggio al Museo del Carnevale la mostra Avanti rosso ebbro Carnevale dal Mare, omaggio a Guglielmo Cippi Francesconi, autore del primo manifesto del Carnevale 100 anni fa nel 1925. Infine dall’8 febbraio all’8 marzo al Principino esplorazioni, viaggio verso la parità attraverso lo sguardo di tre fumettiste, Alice Milani, la Tram e Rita Petruccioli.