"La Mover non rispetta le basilari norme contrattuali", per questo Cgil e Cisl hanno proclamato per domenica uno sciopero. "Perché – spiegano Edoardo Gandolfo della Filt e Luca Mannini della Fit – è necessario inviare un segnale forte alla proprietà sia pubblica che privata".
La vicenda parte nel 2020, "dopo lunga trattativa con la Mover – riepilogano i sindacalisti – il 26 ottobre venne firmato un accordo di tre mesi per tutelare i dipendenti dagli effetti economici negativi del Covid. A distanza di un solo mese, l’Azienda con semplice mail comunicò la disdetta di tale accordo con effetto retroattivo. A gennaio di quest’anno poi la comunicazione, da parte di Mover della disdetta di tutti gli accordi aziendali di secondo livello frutto di anni di contrattazione e sacrifici da parte dei lavoratori: mai – proseguono – un’azione del genere è stata effettuata nella storia delle partecipate del Comune di Viareggio, nel totale silenzio dell’amministrazione". "Ma il peggio – aggiungono – è avvenuto nei mesi successivi quando, a seguito di nostra richiesta, fu aperto un tavolo per provare a ricucire “lo strappo”. Mesi nei quali l’azienda ha continuato a proporre turnazioni irricevibili prontamente bocciate dalla maggioranza dei dipendenti, in quanto avrebbero portato indietro di anni le loro condizioni di lavoro. Mesi nei quali però l’azienda ha continuato ad applicare turnazioni di lavoro non rispettose né degli accordi di II° livello che aveva disdettato né del Ccnl". Ragione per cui i sindacati hanno deciso di sporgere denuncia all’Ispettorato del Lavoro, "La settimana scorsa poi, la comunicazione di un “Regolamento Aziendale”, a partire dal 1° di gennaio, a nostro parere, non rispettoso delle normative vigenti e ora la riprogrammazione delle turnazioni in modo da eludere in parte lo sciopero, in contrasto con la normativa ed evidente comportamento antisindacale".