
Strappato alla vita in pochi mesi, a soli 55 anni. Se n’è andato così Simone Leonetti, personaggio molto conosciuto per...
Strappato alla vita in pochi mesi, a soli 55 anni. Se n’è andato così Simone Leonetti, personaggio molto conosciuto per l’attaccamento alla contrada del Pozzo – dove ha fatto per anni il tamburino – ma anche per il suo attivismo alla Pro Loco di Seravezza. Originario di Pozzi, si era infatti tasferito nel capoluogo dopo il matrimonio con Caterina Angelini, segretaria del Liceo Chini di Lido di Camaiore, subito integrandosi con la nuova realtà. Un uomo burlone, sempre allegro e di compagnia che non si tirava mai indietro quando qualcuno gli chiedeva aiuto e anche in occasione della sagra, la scorsa estate, era presente tra i volontari. Perchè la sua indole è sempre stata quella di gran lavoratore: un trascorso da imballatore alla Ghilarducci di Pietrasanta e poi la gestione del bar La Meridiana a Seravezza assieme alla sorella Giulia; terminata quell’esperienza Simone Leonetti è stato ingaggiato da una ditta di autotrasporti di Sarzana come camionista. Un banale mal di schiena, nell’autunno scorso, l’ha convinto a sottoporsi ad una serie di visite per capire l’origine di quel dolore ricorrente: la diagnosi è stata la peggiore. La malattia l’ha divorato ingiustamente in pochi mesi e si è spento all’ospedale Versilia, lasciando nel dolore la moglie, i figli Nicola di 19 anni e Beatrice di 30, la mamma Ebe, i fratelli Luca e Giulia e i tre amati nipotini (il padre, originario di Pruno, è scomparso alcuni anni fa). La camera ardente è stata allestita alla Croce Bianca di Querceta, i funerali oggi alle 15 alla chiesa di Pozzi.
Fra.Na.