DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Musica e schiamazzi, stop a due locali. Il sindaco Giovannetti mette i sigilli

Firmata l’ordinanza dopo gli esposti dei residenti. In un caso niente attività dopo le 22 per cinque giorni

Locali del centro storico (foto repertorio)

Locali del centro storico (foto repertorio)

Pietrasanta (Lucca), 1 settembre 2024 – In un caso stop all’attività alle 22 per cinque giorni. Nell’altro, invece, stop alla musica alle 22 finché i gestori non avranno adottato tutte le misure necessarie per contenere l’emissione dei decibel. È l’esito dei provvedimenti presi dal sindaco Alberto Giovannetti nei confronti dei due esercizi pubblici in questione, entrambi nel centro storico, finiti nel mirino dei residenti a causa di musica alta e schiamazzi fino a notte fonda. Episodi, va detto, che nelle passate stagioni estive si erano ripetuti con una certa frequenza, mentre quest’anno tutto sommato la convivenza tra attività, residenti e villeggianti non ha registrato eccessi. Tranne, appunto, le situazioni sfociate nelle due ordinanze firmate ieri dal sindaco.

Il primo caso ha avuto un percorso piuttosto lunga dato che l’esposto inviato dai residenti disturbati dalla musica alta e dal vociare dei clienti risale al 17 giugno. Decisive, ai fini della stangata, le verifiche effettuate sul campo dall’Arpat. Quest’ultima, sollecitata dal Comune il 2 luglio, ha condotto l’indagine fonometrica direttamente dall’abitazione dell’autore dell’esposto, comunicandone l’esito il 9 agosto. I numeri arrivati sulla scrivania del primo cittadino non ammettono repliche: a fronte di un limite massimo consentito di 3 decibel, il livello riscontrato dal tecnico Arpat è risultato tra 7,5 e 12,6 decibel a finestre chiuse e tra 14,3 e 14,8 decibel a finestre aperte. “Quanto rilevato – recita l’ordinanza firmata dal primo cittadino – costituisce inquinamento acustico che determina implicazioni igienico-sanitarie con pregiudizio della salute pubblica”. Pertanto al legale rappresentante del locale è stato ordinato di “eseguire interventi di mitigazione del rumore tali da riportare nei limiti di legge le immissioni acustiche negli ambienti esterni limitrofi nel periodo notturno”. Da qui lo stop alla musica dalle 22 finché il gestore non avrà dimostrato l’avvenuta bonifica di impatto acustico e le misure effettuate per il rispetto delle norme.

Il secondo caso è frutto invece delle numerose segnalazioni telefoniche ricevute dalla polizia municipale e degli esposti in cui i cittadini avevano lamentato il disturbo causato dalla musica irradiata anche di notte “ad altissimo volume – recita l’ordinanza – il tutto amplificato da casse di diffusione sonora”. Gli agenti erano poi intervenuti il 28 giugno elevando due verbali di illecito amministrativo più cinque giorni di stop scattati l’11 luglio. I gestori si erano opposti presentando memorie difensive, ma alla fine ha prevalso la stangata con l’ordine di interrompere l’attività alle 22 per cinque giorni.