Versilia, 4 gennaio 2025 – Un pulmino, un autista personale, e un’esperienza che inizia da sotto casa, osservando il panorama di Viareggio e della Versilia, e arriva ai tavoli, con i prodotti locali e i calici di vino, delle osterie, dei ristoranti e delle cantine del territorio. Sono le nuove iniziative, proprio di questi locali, attivate a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice della strada e di sanzioni più severe per chi guida sotto l’effetto di alcol, che, nelle ultime settimane, ha avuto effetti pesanti sul loro lavoro. Attività che, nonostante il calo, appunto, non si sono lasciate prendere dallo sconforto, ma, con inventiva e forza di volontà, si sono reinventate per venire incontro ai clienti, offrire loro un passaggio e permettere di fare un’esperienza enogastronomia senza paura o pericoli, attivandosi, con penna, macchina e pulmini, contro un cambiamento importante. “Questa legge ci ha messo in ginocchio, in particolare per locali che rimangono più isolati. Il danno non è indifferente, specialmente se i clienti che vengono da fuori hanno più paura: ora, ad esempio, sono tutti più prevenuti e bevono un bicchiere, massimo due”, spiega Cristina Granaiola dell’Osteria L’Oliveta di Massarosa che, proprio da ieri sera, ha attivato il servizio di navetta su Viareggio, Lido di Camaiore e Forte dei Marmi presente tutti i venerdì e sabato dalle 19.30 alle 23.30, con la possibilità, sia per andata che ritorno, di trasportare quattro clienti.
“La navetta sarà attiva per quattro tavoli a sera, e vedremo con queste prime prove quale sarà il riscontro della clientela, e se non cambia qualcosa su questa legge, ci adatteremo con un mezzo e una persona fissi allargando a più zone – aggiunge Granaiola –. Il servizio è a offerta libera, con cui il cliente spenderà sicuramente meno del taxi, che, ad esempio, da Viareggio per arrivare da noi costa sui 90 euro. Non siamo come nelle grandi città che hanno servizi come Uber, e con l’entrata in vigore di questa legge, non so come andrà a finire”. È, invece, un pulmino quello che, da hotel a hotel, casa a casa, attraversa Viareggio e la Versilia nei punti di ritrovo, e, unendo l’offerta di una degustazione al transfert in cantina, conduce a destinazione i clienti, quello da otto posti acquistato già la scorsa estate dalla Tenuta Mariani. Una proposta, quella di Ido Mariani, che ai prodotti locali e al vino accompagna anche il trasferimento fino alla Tenuta, con una convenzione fatta con gli alberghi della zona che hanno aderito all’iniziativa che comprende anche la visita dei vigneti e della cantina. “Avevamo già organizzato questo tipo di servizio in estate mirato agli stranieri negli hotel – racconta Ido Mariani –. Ora vogliamo riproporlo, anche perché abbiamo visto un crollo del 70 % con le degustazioni, anche con i turisti che passano, vengono, si fermano, comprano e portano via una bottiglia, e difficilmente si fermano a bere tre o quattro calici pensando di ripartire con la macchina. Bisogna che facciano qualcosa, perché è vero che non è cambiata la legge, ma sono cambiate le pene, prima ad esempio non c’era subito la sospensione della patente. Noi però non ci fermiamo, ci adopereremo con il servizio navetta e un dipendente lo dedicherò solo a quello, anche per le aperture serali, per due o tre volte al giorno. Senza considerare che vogliamo offrire a chi viene alle degustazioni come conducente una bottiglia omaggio da portare e bere a casa”.
Una legge che, appunto, ha un impatto forte sull’entrate di ristoratori ed enologi, ed è proprio da quel settore, che si alzano, oltre ai calici, anche voci di protesta, come quella di Riccardo Santini, titolare di Baccalà, Vino e Merendino a Capezzano, che, proprio in riferimento al nuovo codice della strada ha inviato una lettera al vicepremier Matteo Salvini. “Ho scritto che la sua legge non è cambiata, ma è peggiorata per quanto riguarda le multe, e dà ad alcuni cittadini il potere di uscire e ad altri no, perché un signore di Milano può uscire a cena e bere e prendere un taxi, qui, invece, prenderlo costa quanto una cena - racconta Santini -. Serve quindi, per una legge come questa, nei centri piccoli, un servizio pubblico adeguato. Sicuramente è calato notevolmente il consumo di vino e alcol nei locali, ormai si vende al bicchiere e non alla bottiglia. Ti proibiscono di bere. Di questo passo proporremo la carta dell’acqua, anziché quella del vino”.