
Un piano da 8milioni di euro per il recupero dell’ex caserma dei Carabinieri
Un piano da 8milioni di euro per il recupero dell’ex caserma dei Carabinieri di piazza Mazzini e la trasformazione dell’immobile di proprietà della Provincia, dismesso ormai dal 2005, in un polo per l’alta formazione per professionalità della logistica portuale, turistico ricreativa e della nautica da diporto di alta gamma in collaborazione con la Fondazione Isyl. Così come previsto dal protocollo d’intesa siglato nel luglio 2014 tra Comune, Provincia e Isyl per la promozione e la valorizzazione della storia e dei mestieri legati alla cantieristica, e che impegnava gli enti coinvolti a reperire le risorse necessarie per il ripristino dell’edificio.
In questa direzione, con il progetto firmato dallo studio tecnico associato degli ingegneri Paolo Polvani e Alessandro Grossi e approvato dalla giunta Del Ghingaro; il Comune di Viareggio – in qualità di ente capofila – partecipa dunque al bando del segretariato generale della presidenza del Consiglio dei Ministri “per lo sviluppo di aree dismesse o in disuso“ che prevede un finanziamento concedibile fino ad un massimo di 10milioni di euro per ciascun piano di sviluppo.
All’interno dell’immobile – realizzato tra il 1859 e il 1873 e composto da due edifici separati per un volume complessivo di 6mila 900 metri cubi – il progetto di restauro, "volto a mantenere l’integrità materiale e ad assicurare la conservazione e la protezione dei suoi valori culturali", prevede la realizzazione di sette aule didattiche (per una superficie di circa 461 metri quadrati); e poi otto laboratori (per una superficie di circa 135 metri quadrati) e infine quattro uffici (per una superficie di 75 metri quadrati).
Per il cambio di destinazione d’uso, da uffici pubblici a scuola, è prevista "la verifica di vulnerabilità sismica oltre all’adeguamento; e – si legge ancora nella relazione generale – il rispetto della normativa antincendio".
La nuova destinazione "rende inoltre necessari alcuni interventi di abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di due ascensori nel cortile interno" per rendere accessibili i due piani.