REDAZIONE VIAREGGIO

Nelle zone alluvionate. Viaggio di solidarietà

Quattro volontari del Muttley hanno raggiunto Cotignola con 15 quintali di alimentari in sostegno della popolazione. .

I volontari el Muttley’s Group Versilia con “Prociv Arci Marliana“ hanno consegnato alimentari e acqua alla cucina gestita dall’Ana per cittadini ed operai

I volontari el Muttley’s Group Versilia con “Prociv Arci Marliana“ hanno consegnato alimentari e acqua alla cucina gestita dall’Ana per cittadini ed operai

Sono saliti a bordo del fuoristrada “Saetta“, i quattro volontari di Muttley’s Group, e dalla Versilia, a distanza di quasi un anno dall’ultima volta, si sono diretti nelle zone del ravennate, a Cotignola, ultimamente colpita dall’alluvione. Con un carico di provviste e solidarietà, hanno consegnato, con gli amici della “prociv-Arci Marliana“ e supportati da OASI bevande di Querceta e ANVVF sezioen di Lucca, circa 15 quintali di derrate alimentari e acqua, grazie a cui continueranno ad uscire, da quelle cucine accidentate, colpite dal maltempo e da un destino sfortunato, 700 pasti al giorno, in prevalenza per il volontariato locale, cittadini ed operai impegnati nel ripristino delle aziende colpite. "Al pasto veloce nella cucina gestita dall’Ana, a noi si sono uniti i referenti istituzionali della regione Er che, reduci dal sopralluogo con il commissario Priolo, ci hanno messo al corrente della zona rossa di Traversara di Bagnacavallo, frazione evacuata dove quindi il volontariato non avrebbe potuto operare", raccontano i volontari. Una zona dove, difatti, sono una ventina le case con seri danni, già demolite dall’impeto dell’acqua o da demolire, con 18 famiglie rimaste alloggiate in strutture messe a disposizione della regione, e altre in autonomia, tra parenti e amici. "Ma le nostre squadre di volontari, mezzi ed attrezzature restano disponibili e pronti ad intervenire, come sempre in ogni dove, ma sono gli aspetti legati alla prevenzione che ci impegnano quotidianamente a cui teniamo di più, che non danno visibilità ma possono fare la differenza , come il monitoraggio del territorio, del reticolo idrografico, della formazione e diffusione della cultura di protezione civile anche attraverso percorsi didattici a scuola".