![Nicola Persano aveva 76 anni, è scomparso dalla sua casa di Camaiore il giorno di Natale. Per oltre un mese e mezzo la famiglia lo ha cercato, ieri mattina il triste epilogo con il ritrovamento del cadavere Nicola Persano aveva 76 anni, è scomparso dalla sua casa di Camaiore il giorno di Natale. Per oltre un mese e mezzo la famiglia lo ha cercato, ieri mattina il triste epilogo con il ritrovamento del cadavere](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OTBkYmI0MTYtNmJmMi00/0/emmewn5v.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Nicola Persano aveva 76 anni, è scomparso dalla sua casa di Camaiore il giorno di Natale. Per oltre un mese e mezzo la famiglia lo ha cercato, ieri mattina il triste epilogo con il ritrovamento del cadavere
Massarosa (Lucca), 14 febbraio 2025 – Il corpo dell’anziano era accovacciato sull’erba, come se in quel campo a ridosso di Valleverde si fosse addormentato. In un sonno senza risveglio. A ritrovarlo, ieri mattina, è stato un residente della zona, che si era allungato oltre il confine di via Canal Grande, a Piano di Mommio, per far correre il cane nei campi. Ed è proprio durante quella passeggiata, in quei campi, che l’uomo si è imbattuto nel cadavere, ormai in evidente stato di decomposizione, che giaceva ai piedi del pilone del grande ponte autostradale. E ai carabinieri, intervenuti sul posto dopo la segnalazione e guidati dal capitano Marco Colella, è apparso subito chiaro che si potesse trattare del corpo di Nicola Persano. Scomparso nel nulla dal giorno di Natale.
Gli abiti che avvolgevano la salma, una maglia nera come i pantaloni, erano gli stessi che l’anziano, 76 anni, indossava al momento della scomparsa, avvenuta in quel pomeriggio di festa dalla sua casa di Camaiore. Quando, dopo il pranzo, Persano aveva salutato la moglie per fare la sua consueta passeggiata, senza però far più ritorno. Accanto al corpo, nell’erba zuppa di pioggia, è stato ritrovato anche l’ombrello, che il pensionato aveva con sé e lo scacciamosche rosso da cui Nicola, storico barista del centro storico di Camaiore, non si separava. Al polso aveva l’orologio e nelle tasche gli effetti personali. Tra cui i documenti. “Per avere certezze sull’identificazione serviranno però degli approfondimenti” spiegavano gli inquirenti appena dopo il ritrovamento. Ma i dubbi hanno fatto presto spazio alle certezze; e ad un mese e mezzo dalla scomparsa del 76enne si è manifestato quello che, fin dalle prime ore, era il timore più grande.
“Spero almeno che per i familiari, che tanto lo hanno cercato in queste settimane, possa esserci ora un po’ di pace” sono le poche parole dell’uomo che, insieme al suo cane, ieri mattina ha fatto la tragica scoperta. Come ogni giorno, anche ieri, il figlio di Nicola, Gianni Persano, attraverso i social aveva fatto appello a chiunque, chiedendo aiuto nelle ricerche, nella speranza di ricevere una segnalazione utile per ritrovare il padre. Diverse quelle giunte alle forze dell’ordine in questo mese e mezzo, una in particolare raccolta proprio dalla zona industriale delle Bocchette. Non distante dal luogo in cui la speranza – che con il passare dei giorni, delle settimane, si era assottigliata – è definitivamente tramontata.
Sul posto, prima che il personale delle onoranze funebri “Il Colosseo“ rimuovesse la salma, il medico legale Julia Lazzari ha potuto fare un primo esame esterno sul corpo di Persano, dal quale “Non sono emersi segni di violenza” ha spiegato. Da qui l’ipotesi, che potrà essere accertata attraverso l’autopsia, che la morte sia sopraggiunta a causa di un malore. Che potrebbe aver colpito lo storico barista di Camaiore poco dopo la sua sparizione, insieme al freddo di quella notte in cui la festa ha lasciato spazio solo al dolore. “Il più triste epilogo – ha detto il sindaco di Camaiore, Marcello Pierucci, stringendosi ai familiari – per una dolorosa storia che ha generato preoccupazione e sconforto in tutta la comunità, specialmente in chi era amico di Nicola.