L’arte diventa un messaggio di pace che grida “no alla guerra“: un messaggio che scalda il cuore e pacifica gli animi e dona all’atmosfera del Natale il calore di un grande abbraccio e pone, in questi giorni di festa, l’attenzione anche su una altra drammatica pagina della società: la violenza sulle donne e lo fa con il colore rosso, colore che questa volta ricorda il sangue femminile. L’opera messaggio è quella di Lorenzo D’Andrea, il pittore caro al pontefice, che da oggi impreziosisce il Municipio. La opera di D’Andrea è un dipinto su tela di grandi dimensioni, 6 metri per tre metri, e si intitola “No alla guerra, la fossa comune Bucha 2022“, si inaugura oggi alle 11 in Municipio dove è ospitata nella sala consiliare Pierantonio Graziani fino all’inizio del nuovo anno. L’artista attraverso questo dipinto di grande impatto emotivo denuncia l’orrore della guerra e valorizza, in questo modo, il valore e l’importanza della pace. Un grido artistico che raggiunge i cuori di tutti.
La tela ha avuto l’attenzione del Pontefice quando è stata esposta a Cagliari. Il Pontefice ha formulato le sue considerazioni scritte sul significato che il dipinto ha in relazione al tema della pace e della guerra. Non può inoltre sfuggire all’attenzione di chi la ammira il particolare che Lorenzo D’Andrea ha realizzato attualizzando ancora di più il suo messaggio con un gioco cromatico: una scarpa rossa in omaggio alla donna. L’arte di Lorenzo D’Andrea diventa un doppio momento di riflessione che sottolinea come la guerra e la violenza sono il peggiore male per l’umanità.
Maria Nudi