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“No alla guerra“. La tela-denuncia alla “Gamc“

Il dipinto di Lorenzo D’Andrea nella sua personale. Sarà inaugurata oggi e visitabile fino al 3 novembre.

Il dipinto di Lorenzo D’Andrea nella sua personale. Sarà inaugurata oggi e visitabile fino al 3 novembre.

Il dipinto di Lorenzo D’Andrea nella sua personale. Sarà inaugurata oggi e visitabile fino al 3 novembre.

“No alla guerra“, il grande dipinto di Lorenzo D’Andrea (foto) diventa ancora una volta, dopo la trasferta di Cagliari, un messaggio dell’artista toscano per parlare al cuore di ciascuno di noi, anche in questi giorni scanditi da uno scenario internazionale delicato e complesso.

Il dipinto a olio di 6m X 3m dell’artista che ha studio a Pedona, frazione camaiorese dove dipinge, con sottotitolo “La fossa comune“, in cui il pittore ha inserito due particolari di grande impatto, il rosso delle scarpette rosse e il gesto della mano con la quale le donne possono lanciare un sos, è protagonista nella mostra che oggi alle 18 si inagura alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea in piazza Mazzini. Un apputamento con l’arte di Lorenzo D’Andrea nel quale oltre al grande dipinto “no alla guerra“ l’artista propone all’attenzione degli appassionati altre sue opere recenti come quelle dedicate al Carnevale, letto in una visuale futurista, e come L’Angelo delle cave. La mostra, a cura di Nag Art Gallery e in memoria di Claudio Poleschi, resta aperta fino al 3 novembre.

Oggi in occasione dell’inagurazione alla presenza dell’artista intervengono Adolfo Lippi e l’architetto Tiziano Lera.

"Mi fa molto piacere che le alcune delle mie opere siano ospitate in un luogo importante per l’arte che è la Galleria d’Arte Moderna", ha spietato il pittore.

Maria Nudi