L’aver negato l’accesso in un bar della Passeggiata a una famiglia di siriani nella giornata di domenica della scorsa settimana non fu razzismo, ma tutela della salute pubblica. Lo sostiene il presidente di Confcommercio Viareggio Piero Bertolani, secondo cui. "Le attività commerciali viareggine sono da maggio in prima linea per adeguarsi e rispettare tutte le normative anticovid, rifiutiamo ogni etichetta di tipo razziale nella gestione di questi protocolli".
Piero Bertolani ricorda che "Come titolari di attività abbiamo investito nella sicurezza e nella formazione dei dipendenti, per essere in regola da ogni punto di vista e i nostri negozi sono presidi di informazione sicuri per i clienti.
Può accadere anche l’errore nella gestione di tali adempimenti ma questo deve essere oggetto unicamente degli accertamenti degli organi di controllo preposti, rigettando con forza ogni addebito di tipo razziale che è completamente fuori luogo.
Conosco personalmente l’attività in questione e nello staff occupa anche lavoratori stranieri, quindi questa strumentalizzazione dispiace ancora di più perché rende un’immagine del del tutto non veritiera, che va a nuocere a tutto il comparto che di questi tempi già soffre enormemente. I controlli amministrativi facciano il loro corso ma lasciamo da parte il razzismo".