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Non solo superyacht Il distretto solca le onde Fatturato record nel 2021

Lo studio di settore condotto da Confindustria nautica e Fondazione Edison. Viareggio e la Versilia protagoniste con la produzione cantieristica di qualità.

VIAREGGIO

“La nautica in cifre” è l’annuale studio di settore pubblicato da Confindustria Nautica e Fondazione Edison, che analizza il mercato consolidato per l’anno 2021, con un’accurata ricerca e relativa presentazione dei dati sul prodotto nazionale italiano. Per fare il raffronto con la realtà del distretto nautico di Viareggio, va sempre tenuto presente che i valori citati si devono ridurre di circa tre quarti sul totale, al fine di avere una media ponderata di quanto l’industria locale concorre al totale nazionale. I parametri considerati sono la produzione cantieristica (unità di nuova costruzione, più le attività di refitting, riparazione e rimessaggio) e gli accessori di bordo di qualsiasi tipo. Escludiamo i motori perché a Viareggio non esistono aziende produttrici di quel tipo.

Il fatturato globale 2021 è passato, da 4,66 miliardi di euro del 2020, al record di 6,11 miliardi, di cui il 67,9% per l’estero e il 32,1% per l’Italia. Le nuove unità hanno pesato sul venduto il 61,1% per oltre 3,7 miliardi di euro. Gli accessori e i componenti hanno sommato per 1,6 miliardi (25,7%), i refitting, riparazioni e rimessaggi per il 5,8%, con 357 milioni di euro. Numeri e percentuali quasi incredibili fino a pochi anni addietro. Evidentemente le strategie messe in campo da enti pubblici, aziende private e società di marketing a favore del brand “Made in Italy” hanno dato buonissimi frutti, con grande riscontro della clientela verso il prodotto barca italiano, e viareggino in particolare.

Per avere un’idea delle potenzialità future del settore, guardiamo alle cifre del parco nautico italiano. Si nota che siamo al quinto posto in Europa, con 575.000 unità, dopo la dominatrice Francia (1.474.000), e poi Finlandia (1.132.000), Svezia (900.000), Norvegia (814.000). La Toscana ha 17.000 posti barca, al pari della Sicilia, mentre la Sardegna ne conta 21.700 e la Liguria 21.500. Nel report è indicata un’area produttiva allargata che comprende, oltre alla provincia di Lucca (ma con Viareggio e Versilia protagoniste al 100 per cento), anche Livorno, Pisa, Massa, La Spezia e Genova, e nuovamente denominata “polo produttivo dell’Alto Mediterraneo”. Primo cliente del distretto sono gli Stati Uniti d’America, numero uno mondiale dello yachting, dove sono state importate barche italiane per 843 milioni di euro (valori 2021). La provincia di Lucca è al vertice di questa speciale classifica. Interessante sapere che nella graduatoria dei primi 10 Paesi al mondo per saldo commerciale nella cantieristica nautica, prima è l’Italia con 3,126 miliardi di euro, seguita a distanza da Paesi Bassi (1,628) e da Germania (1,286). Infine il numero degli addetti al 31 dicembre 2021: erano 27.000 con una variazione positiva sul 2020 pari a +9,7%. I dati e le aree tematiche menzionate, in previsione, subiranno ulteriori aumenti in numeri e percentuali nel corso del 2023.

Walter Strata