
Si spera in una seconda quindicina da ottobrata, con tanto sole, per salvare una stagione difficile. A Viareggio, nonostante lo stato di emergenza e l’aumento dei contagi da Coronavirus, alcuni bagni sono sempre aperti con tutti i servizi e continueranno fino a fine mese. Qualcuno anche oltre. Sono gli highlander della spiaggia di questa stagione balneare 2020.
“Dipende tutto dalle condizioni del meteo, se il bel tempo ci aiuta e non arrivano delle restrizioni staremo aperti fino al fine settimana della commemorazione dei defunti”, spiega Roberto Paolinelli del “Bagno Irene”, che assieme al “La Pia” forma l’avamposto del mare d’autunno in Passeggiata. Che con i suoi suoi sapori, silenzi, colori, panorami e con il mare dove ci si può specchiare piace tanto agli stranieri. Ma anche agli italiani. “Siamo aperti con tutti i servizi: ombrelloni, bar, ristorante. La speranza è di recuperare un anno dove abbiamo perso diversi mesi. In pratica abbiamo iniziato a lavorare a metà di luglio, e fortunatamente negli ultimi giorni si sono visti svizzeri e tedeschi”.
Come detto, accanto c’è il “La Pia”, con la spiaggia ancora montata e il ristorante aperto a pranzo dal venerdì alla domenica. “Chiuderemo a fine mese e speriamo nel sole e in temperature gradevoli, perché l’anno scorso si faceva il bagno e quest’anno ha fatto un ottobre invernale”, racconta Serena Cipollini fa parte della società La Pia Srl, che ha acquistato e rinnovato il bagno nel 2018. “Clienti? Le persone hanno ancora voglia di stare all’aria aperta, venire al mare a respirare aria buona. Vengono gli stagionali, i pendolari del weekend e qualche straniero, se fa delle belle giornate sul mare c’è pieno di gente. La stagione? Siamo contenti, luglio ed agosto sono andati bene e siamo riusciti a recuperare un po’ i mesi persi a causa del lockdwon”.
Tony Tonini e Margherita Zalaffi del “Maber” sono gli irriducibili della spiaggia. “Andremo avanti ad oltranza, finché il tempo e le leggi ce lo consentiranno. Nonostante un ottobre ballerino per il tempo, abbiamo visto persone interessanti, sia dal Nord Italia che stranieri: svizzeri, olandesi, tedeschi. Che non volevano più andar via da Viareggio. L’estate? Diversa e stimolante, con tanti giovani che non sono andati all’estero, un’estate allegra. Cosa vogliamo dire al Governo? Di pensare positivo e non negativo, e ridurre le distanze tra istituzioni e cittadini”. Lo stabilimento, che fu del partigiano Manfredo Bertini detto appunto “Maber”, da cui prende il nome, è ancora efficiente al 100% e con le mitiche focaccine. “Ci piacerebbe stare aperti tutto l’anno – concludono Tony e Margherita - e inventarci feste, concerti, eventi culturali. Una spiaggia aggregativa”. Chissà se il prossimo anno, pandemia permettendo, si potrà organizzare una bella festa di Halloween sul mare. Dario Pecchia