Notti violente a Camaiore. Protagonisti dei tredicenni. Barsuglia chiama i genitori

I ragazzini sorpresi a compiere vandalismi nella centralissima via IV Novembre "A quell’ora non possono essere in giro soli. La responsabilità è delle famiglie".

Notti violente a Camaiore. Protagonisti dei tredicenni. Barsuglia chiama i genitori

Notti violente a Camaiore. Protagonisti dei tredicenni. Barsuglia chiama i genitori

CAMAIORE

"Che vuoi? Ti riempiamo di botte....". Dalle parole hai fatti il pasassaggio è stato breve. Il tutto ovviamente ripreso con i telefonini e postato sui social. Come se fosse una cosa di cui vantarsi. Perché quella è la cultura in cui si misurano. A colpi di like. E followers. In una commistione tra vita reale e vita virtuale che si assottiglia al punto da non percepirne neanche più la differenza. Scene di “quotidiana“ violenza denunciate più volte anche su queste colonne e che hanno come teatro il centro di Camaiore ma anche il Lungomare del Lido. Come conferma l’operazione coordinata di forze dell’ordine e agenti della polizia municipale del Comune di Camaiore sabato sera. A disporla il comandante della Municipale, Claudio Barsuglia, dopo le numerose segnalazioni di ragazzi che la sera a Camaiore erano stati autori di comportamenti "poco educati, di piccoli atti vandalici e addirittura di lancio di sassi presso le abitazioni di chi si lamentava". E così l’altra notte, intorno alla mezzanotte, gli agenti hanno sorpreso, nel centro di Camaiore, un gruppo di ragazzi e ragazze che in via IV Novembre stavano prendendo a calci le porte delle abitazioni, suonavano i campanelli e urlavano. Nonostante il gruppo, alla vista della polizia municipale, abbia tentato la fuga, alcuni di essi sono stati raggiunti e fermati. E qui per gli agenti c’è stata la sorpresa: avevano tutti un età compresa tra i 13 e 14 anni. Insomma giovanissimi adolescenti. Per questo, scattata l’identificazione, il comandante Barsuglia ha fatto convocare immediatamente i genitori a cui è stato detto chiaramente che "ragazzini di quell’età non possono essere a giro a quell’ora senza nessun controllo dei genitori – chiosa Barsuglia –. Poi se accade qualcosa di più grave la responsabilità e di chi deve esercitare la patria potestà: ovvero i genitori". Ora la polizia municipale valuterà le varie circostanze e le eventuali responsabilità che potrebbero anche concretizzare una notizia di reato alla procura dei Minori. Ma il comandante Barsuglia insiste sulla responsabilità di chi deve educare: "i genitori devono svolgere il proprio ruolo di controllo e non devono mandare a giro di notte ragazzi così giovani. Quando sono in gruppo, poi con la presenza di soggetti particolarmente vivaci, potrebbero commettere fatti anche più gravi. I genitori non possono pretendere che la polizia municipale le forze dell’ordine svolgano i compiti e i doveri di un genitore".