DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Numero unico per la guardia medica: l’Asl nord ovest si allinea all’Europa

Dal 18 novembre per le chiamate non urgenti bisognerà digitare l’116117. Attive 200 linee in contemporanea. Gli operatori daranno risposte in venti lingue diverse e saranno sempre reperibili. Per i casi più seri resta il 112

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Grazie al numero unico europeo al pronto soccorso dell’ospedale “Versilia“ ci saranno meno accessi. Nela foto in alto la presentazione del progetto avvenuta ieri mattina a Villa Pergher. Nella foto sotto David Rocchi, medico dello staff della direzione, mentre illustra il funzionamento e i futuri vantaggi dell’116117

Versilia, 12 novembre 2024 – Decine di numeri da ricordare, la speranza di trovare il medico in quel preciso istante, le lunghe attese prima di poter usufruire del servizio, il dubbio che il malanno che pensiamo di avere sia una cosa seria o qualcosa invece di rimandabile.

Ora si cambia: tra pochi giorni aver bisogno di una guardia medica non sarà più un terno a lotto. Immaginate un compressore che “zippa” numeri e prefissi creando un nuovo numero unico europeo per le cure non urgenti: 116117. Entrerà in funzione dal 18 novembre nei territori dell’Asl Toscana nord ovest, diventando l’unico riferimento per contattare anche la continuità assistenziale (ex guardia medica). Dopo l’attivazione nelle altre due Asl toscane (centro e sud est), l’iniziativa partirà anche negli ambiti di Massa Carrara, Lucca, Versilia, Pisa e Livorno.

Il numero per le urgenze resterà pertanto il 112 (o 118), ma per le cure non urgenti è stato creato l’116117 che consentirà di indirizzare al meglio il cittadino. Tra le chiamate non urgenti in primis, appunto, c’è la guardia medica, che sostituisce il medico di famiglia nei feriali dalle 20 alle 8, nel fine settimana dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì e nelle festività infrasettimanali dalle 10 del prefestivo alle 8 del primo giorno feriale.

In questo caso il cittadino verrà indirizzato anche alla sede più idonea a cui eventualmente presentarsi, evitando il più possibile che si muova in maniera autonoma. Questo perché chiamando l’116117 – 200 linee attive in contemporanea – risponderanno operatori formati e medici qualificati. Operatori che non parleranno solo italiano.

Traduttori faranno da ponte in venti lingue diverse: inglese, spagnolo, tedesco e francese, polacco, portoghese, rumeno, serbo e croato, albanese, cinese, arabo, bengalese, cingalese, hindi, punjabi, russo, ucraino, tigrino e urdu. Il loro sarà un compito fondamentale che rivoluzionerà questo servizio in quanto filtreranno la chiamata indirizzando il cittadino o alla continuità assistenziale (nel territorio Asl nord ovest è composta da 51 sedi e 73 medici) oppure all’urgenza nei casi più delicati. Tutto ciò memorizzando un solo numero da digitare e avendo la certezza di ricevere sempre una risposta.

“Si tratta di un’importante semplificazione: ci sarà lo stesso numero ovunque – ha spiegato la direttrice generale As Maria Letizia Casani ieri a Villa Pergher – mentre oggi cambia da area vasta ad area vasta, da provincia a provincia, a volte addirittura da distretto a distretto. È un grande vantaggio perché non succederà più di trovare la linea occupata: ci sarà sempre un operatore che risponderà. Il cittadino non dovrà più presentarsi di persona, gli basterà digitare il 112 o il nuovo 116117”.

Oltre a contattare il servizio di continuità assistenziale, il numero unico europeo una volta a regime permetterà al cittadino di usufruire anche di consigli sanitari non urgenti e di ricevere informazioni sulla guardia medica turistica.

La direttrice del dipartimento di medicina generale Maria Stella Adami e i referenti Asl per l’attivazione del numero unico 116117 Sandra Gostinicchi e David Rocchi hanno illustrato i vantaggi che avranno anche le guardie mediche, a dimostrazione che il miglioramento del servizio riguarderà proprio tutti. I medici saranno agevolati dal fatto di poter segnalare immediatamente eventuali problemi di sicurezza, di poter registrare le chiamate e conservare il dato sanitario, e di avere un’interfaccia con la centrale operativa. Nell’ambito di questo cambiamento, infine, è stata sviluppata un’apposita dotazione tecnologica (tablet, computer, stampanti) per i medici della continuità assistenziale e per gli altri professionisti del territorio.