Nasce una nuova pioppeta sul territorio di Massarosa grazie all’accordo fra il Consorzio di Bonifica Toscana Nord, il comune di Massarosa e la ditta Sgrò proprietaria dell’area.
Prosegue dunque l’impegno dell’ente consortile per migliorare il microclima locale e ridurre gli impatti del cambiamento climatico sfruttando le capacità rigenerative dell’ambiente. "Dalla dichiarazione di emergenza climatica approvata nel 2019 da parte dell’assemblea dell’ente consortile, proseguiamo nella nostra missione per contribuire alla riduzione dell’inquinamento convinti della bontà della filosofia ‘pensare globale, agire locale’ – ha dichiarato il presidente Ismaele Ridolfi –; le piante sono i principali alleati che abbiamo a disposizione per combattere il cambiamento climatico, oltre alla riduzione delle emissioni nocive, e grazie a questo accordo con una società privata potremo andare a piantare decine di piante con una prospettiva di vita di circa 15 anni per produrre ossigeno, catturare anidride carbonica e polveri sottili. Negli ultimi anni abbiamo messo a dimora migliaia di alberi e arbusti sui territori che gestiamo, dalla Lunigiana alla costa apuoversiliese fino a Lucchesia e area pisana. L’accordo, nello specifico, prevede la realizzazione di una nuova pioppeta con la piantumazione di circa 135 piante".
Soddisfazione anche sul fronte massarosese. "È un progetto importante nel cuore della bonifica di Massarosa – evidenzia l’assessore all’ambiente Mario Navari – che partirà a breve e permetterà di mettere a dimora un numero importante di piante. Alberi ed essenze rappresentano un elemento essenziale per la vita sul nostro pianeta. Un valore che rimarchiamo ogni anno anche come amministrazione grazie ai progetti educativi nelle scuole e nei rapporti quotidiani con i cittadini. Un progetto concreto che sposa le sensibilità ambientali del nostro Comune e del Consorzio di Bonifica".
All’interno del protocollo di intesa, la ditta Sgrò mette a disposizione il proprio terreno all’interno del Comune. Il Consorzio si fa carico dei costi di realizzazione dell’intervento mentre la ditta continuerà a occuparsi della manutenzione dell’area e delle piante, quantomeno con cadenza annuale compresa l’eventuale irrigazione se necessaria. L’ente consortile si impegna anche a sostituire i pioppi che non dovessero attecchire entro un anno dalla messa a dimora. L’impianto prevede un ciclo di vita dai 10 ai 15 anni.