Sono partiti i lavori per la realizzazione della pista ciclabile che correrà lungo la via Fratti, tra via Marco Polo e via Vespucci, per collegarsi sia al segmento di via Fratti ciclopedonale, sia alla ciclovia che, correndo lungo via Vespucci, si collega alla Passeggiata e dunque alla Tirrenica.
Ma le operazioni non sono state accolte con grande entusiasmo. E non per idiosincrasia verso la mobilità dolce, quanto per motivazioni assai più pratiche: le recinzioni dei cantieri hanno precluso l’accesso alla pineta sul lato est, quello che ’guarda’ al centro cittadino e da cui, dunque, proviene la maggior parte degli utenti della Pineta di Ponente.
"In questo modo, anziani e disabili non hanno la possibilità di entrare in Pineta dopo aver lasciato l’auto – la protesta di una cittadina –; ho provato a chiedere lumi a un capo cantiere, per capire cosa dovrebbe fare un comune cittadino fragile che volesse andare in Pineta. La risposta? “Fare il giro“. Ma come fa un anziano, o una persona con problemi di deambulazione, a fare tutto il perimetro della Pineta? È evidente che quando hanno progettato il cantiere, non hanno pensato a questo problema. E invece di rimediare, cosa si fa? Si risponde male a chi fa presente che sista creando un disagio insormontabile agli utenti più deboli".
In effetti, per una persona con problemi di deambulazione, un giro largo che può raggiungere le diverse centinaia di metri non è certo l’opzione più pratica. "Bisogna che chi di dovere riveda l’organizzazione del cantiere – conclude la cittadina – per evitare difficoltà inutili alle persone più deboli".
DanMan