Oltre al mondo dell’arte, della cultura, dell’associazionismo adesso anche la Regione Toscana si schiera al fianco dei sei ferrovieri responsabili per la sicurezza che, dopo la sentenza definitiva sulla strage di Viareggio, sono stati condannati a pagare 80mila euro di spese legali, in quanto la Cassazione non ha riconosciuto (a differenza del primo e secondo grado) l’aggravante dell’incidente sul lavoro e quindi la loro costituzione come parti civili. " La richiesta di restituire le somme in precedenza riconosciute per le spese legali – intervengono Il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli - suona come una beffa per una vicenda che è stata una tragedia per Viareggio e per tutta la Regione".
E i familiari delle 32 vittime di quel treno merci, lanciato a 100 all’ora sui binari e deragliato a causa della rottura di un assile alle porte della stazione, proprio durante un presidio in sostegno dei ferrovieri hanno appreso che l’ex ad di Fs, Mauro Moretti (nella foto), sarà il futuro amministratore delegato del gruppo Psc, azienda di impiantistica nata 60 anni. Al presidente del gruppo, Umberto Pesce, il Mondo che vorrei ha scritto una lettera. "E’ anche a lei che ci rivolgiamo. A lei che – si legge nella nota - per la sua azienda ha scritto un bellissimo codice etico, che parla di onestà, correttezza, sicurezza dei lavoratori, e la storia della sua azienda arriva da lontano da radici forti e familiari. Le chiediamo se la nomina di Moretti, imputato nella strage ferroviaria e condannato sia in 1° grado che in appello anche per omicidio colposo plurimo aggravato e ancora in attesa di un giudizio definitivo, sia moralmente etica. Non le stiamo chiedendo una risposta, le chiediamo un gesto che si contrapponga alla deriva di questo Paese".