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Un recente sgombero nella zona
Tende e bivacchi in via Rotta lungo il fiume. Si ripetono gli insediamenti abusivi nella zona e il Comune corre ai ripari con un’ordinanza di sgombero e il posizionamento di un rete anti-intrusione. Negli ultimi tempi alcune persone di etnia rom si sono nuovamente insediate nell’area, realizzando un accampamento di fortuna con due tende da campeggio, due materassi, tavoli ed altri materiali. "E’ venuta a determinarsi – dichiara il sindaco Lorenzo Alessandrini nell’ordinanza – una nuova situazione di grave degrado, dovuta anche all’assoluta mancanza di servizi igienici e determinando una notevole quantità di rifiuti abbandonati nella zona circostante. Continuano a pervenire segnalazioni di cittadini che, oltre a riferire della sporcizia, manifestano preoccupazione in quanto le persone si presentano in situazione di ubriachezza e di agitazione".
Circostanza accertata il 17 febbraio dalla municipale. Da lì la firma dell’ordinanza di sgombero che prevede anche "l’installazione di misure impeditive dell’accesso all’area, quale l’apposizione di rete elettrosaldata", visto che "è da ritenere altamente probabile che venga ad essere nuovamente occupata a breve, con nuove spese a carico del Comune per ulteriore pulizia e disinfezione". Sulla questione interviene Nando Melillo referente di Progetto comunità aperta, l’associazione che ha la convenzione col Comune per trattare la marginalità. "Il problema non si risolve con gli sgomberi – premette – visto che siamo di fronte a persone addirittura senza residenza fittizia e servizi sanitari. Tra l’altro la legge regionale sui sinti e camminanti impone ai Comuni di attrezzarsi con piazzole ad hoc e Seravezza ha disatteso. E non è spostando le persone che si ottiene il risultato, visto che l’area è piena di discariche".
Francesca Navari