ENRICO SALVADORI
Cronaca

Francesco Nuti e quel rapporto speciale con la Versilia

Aveva cercato il successo nei primi anni della carriera ed era tornato per la riabilitazione

Francesco Nuti

Versilia, 14 giugno 2023 – La Versilia è stata sempre al centro della sua vita: quando giovane e promettente cercava la scalata verso la gloria, da star quando il successo nazionale e internazionale lo ha giustamente trovato.

Poi, purtroppo, anche quando la malattia ha preso il sopravvento e lui all’ospedale di Lido di Camaiore si è sottoposto a anni di riabilitazione. Anche se consapevole che non sarebbe tornato quello di prima. Francesco Nuti lascia uno straordinario ricordo anche da noi. Perché il pratese ‘Cecco’ da Narnali quando arrivava a Viareggio o nel resto della Versilia si sentiva a casa.

Era giovane, fine Settanta, quando con i Giancattivi approda in tanti locali che non erano cult ma avevano una storia. Come l’Hop Frog, una sorta di ‘Derby’ di Milano lungo il canale Burlamacca e vicino al molo. Un locale dove i comici d’avanguardia e gli emergenti trovavano spazio e fiducia per far vedere di che pasta erano fatti. E non era poco.

Successe per Marco Columbro che bramava per interpretare il teatro di Jonesco, successe per i Giancattivi che tutti consideravano avviati a una straordinaria carriera come in effetti è stata: Francesco, Athina Cenci, Alessandro Benvenuti. Una chimica perfetta che era inevitabile facesse centro. I Giancattivi erano sul palco anche di molte feste popolari versiliesi perché gli emergenti prima facevano così visto che non c’erano i talent e men che meno le ribalte tipo Zelig.

Ma Francesco in Versilia ci è tornato da trionfatore, da attore di successo che sfornava film a ripetizione tutti capaci sbancare il botteghino. Alla Bussola e a Bussoladomani. Sotto il tendone di Lido di Camaiore Nuti era ospite quasi ogni estate e anche nei programmi cult che il primo studio televisivo fuori dagli ambiti Rai ha ospitato. Come

L’altra domenica e Blitz. Francesco era un tipo he stava al gioco, con la sua ironia e il gusto della battuta era la spalla ideale per il presentatore di turno (Gianni Minà lo adorava) ma anche per gli altri ospiti. Eppoi i suoi monologhi che hanno deliziato anche la Bussola e la Capannina. Nel locale cult di Forte dei Marmi arrivava anche da ospite, come un cliente qualunque. Senza annunciarsi. L’ultima la racconta Andrea Caciolli, maestro di pianoforte. Era il 2006 e Nuti arriva con occhiali scuri. Difficilmente riconoscibile. Al pianista dice "Da’ retta… ma che ce l’ha ‘Sarà per te’ il suo pezzo canoro più famoso, ndr )".

Caciolli capisce che è Nuti, si mette a suonare e tutto il locale di Forte dei Marmi capisce che il grande attore ha fatto una sorpresa live graditissima. Anche se non può sapere che da lì a pochi mesi entrerà nel tunnel della malattia e della depressione. I suoi malori, le sue cadute rovinose, un peggioramento costante e inevitabile. La prima caduta dalle scale causa quattro mesi di coma. Poi la lunga convalescenza all’ospedale Versilia per riprendere un’attività neuromotoria accettabile.

La mamma Anna per tutta l’estate affittava una villa alle Focette per essere vicino al suo Francesco e lo andava a salutare tutti i giorni fino al 2009. Venne anche e scippata da due malviventi in scooter nel 2007 e si ruppe due costole. Al Versilia a trovarlo sono andati più volte gli amici di sempre come Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti e Giorgio Panariello. Fino a quando è stato in grado di capire se a Nuti dicevi Versilia gli si illuminavano gli occhi. A Roma nella clinica specializzata dove da anni viveva aveva il conforto della figlia Ginevra e della ex moglie Annamaria. Entrambe gli sono state vicino fino all’ultimo.