
Oleg Tinkov davanti alla sua abitazione di Forte dei Marmi
Forte dei Marmi, 31 marzo 2023 – “Minacciato di morte da quando ho parlato". Manifesta sui social tenacia e paura Oleg Tinkov, il magnate russo antiputiniano che a Forte dei Marmi ha messo in campo 20 milioni per lanciare il resort La Datcha e l’annesso stabilimento La Datcha beach e che sta realizzando La Datcha 2 nell’ex villa dei circensi Togni.
L’ex re della birra e proprietario di una banca messa in ginocchio dal governo russo dopo lo scoppio della guerra in Ucraina torna ad esternare la propria rabbia contro Vladimir Putin e la guerra in Ucraina. "La maggior parte degli imprenditori russi che sono stati sanzionati se lo merita totalmente. Alcuni non avrebbero mai raggiunto il livello di successo che hanno fatto senza la corruzione che ha frenato un Paese che aveva così tanto potenziale. Altri sostengono questa terribile guerra. Io non appartengo a nessuno dei due. Sono nato in un piccolo villaggio in Siberia: mio padre era minatore, mia madre sarta e i miei primi lavori erano giù nelle miniere. Da zero ho creato oltre 100mila posti di lavoro senza contratti o aiuti dal governo russo corrotto. Quando è scoppiata la guerra ho rinunciato a tutto quello che avevo costruito perchè non potevo essere associato ad un Paese che amavo. H rinunciato alla mia attività, alla mia casa, a molti amici. Ci sono state minacce alla mia vita da quando ho parlato. Questa guerra è una str.... e persone innocenti muoiono ogni giorno senza motivo".
“Non avrei mai dovuto essere sanzionato – prosegue Tinkov – ma comprendo che si commettano errori nelle situazioni difficili e spero che si possa rimediare. Molti uomini di affari mi hanno sostenuto. Esperti imparziali del Regno Unito, cioè professori delle principali università, hanno scritto lunghi rapporti per demolire le folli accuse secondo cui io sia stato un alleato di Putin o associato al suo regime corrotto. Sono in pensione, mi sto riprendento dalla leucemia e voglio solo tornare ad una vita serena con la mia famiglia. Sostengo pienamente i governi e le organizzazioni che stanno cercando di far sì che tanti ucraini possano tornare alla loro vita normale".
Tra l’altro proprio un anno Tinkov ha donato 50mila euro per il supporto delle famiglie dei rifugiati ucraini nell’inserimento scolastico a Forte dei Marmi.