Omicidio di Viareggio, la sorella della vittima: “Vogliamo giustizia, intervenga il re del Marocco”

Il caso del 47enne investito e ucciso dall’imprenditrice. Alla tv marocchina parlano i parenti di Said Malkoun, l’uomo che è stato travolto più volte con l’auto dopo aver rapinato la donna

Viareggio, 12 settembre 2024 – “Vogliamo giustizia per la morte di mio fratello”. Dal Marocco, all’emittente Chouf Tv, parla la sorella di Said Malkoun, 47 anni, l’uomo investito più volte e ucciso da Cinzia Dal Pino, 65 anni, l’imprenditrice balneare che era stata rapinata della borsa dal 47enne fuori dal suo stabilimento.

Donna che poi ha cercato con l’auto, trovato e quindi travolto l’uomo, di nazionalità marocchina, uccidendolo. La sorella di Malkoun parla da Casablanca, di cui è originaria la famiglia della vittima.

"Lui mi ha minacciato di morte”: il video dell’orrore

A sinistra la sorella del 47enne ucciso. A destra l'imprenditrice che ha travolto con la sua auto Said Malkoun
A sinistra la sorella del 47enne ucciso. A destra l'imprenditrice che ha travolto con la sua auto Said Malkoun

Nell’intervista in diretta su Facebook, andata online nel pomeriggio di mercoledì, la donna chiede l’intervento delle autorità marocchine: “Cinzia Dal Pino deve rimanere in carcere”, dice.

Il tutto proprio nelle ore in cui il giudice decideva per la scarcerazione, disponendo gli arresti domiciliari per l’imprenditrice. E’ una lunga intervista quella che l’emittente marocchino fa alla donna, visibilmente scossa.

La famiglia ha visto i video dei momenti in cui l’uomo perde la vita ed è sotto choc. La donna mostra, per tutta la durata dell’intervista, una foto del fratello. “Temiamo – dice – che questo caso finisca nel dimenticatoio. Mio fratello era una persona comune, come tante. Abbiamo paura che proprio per questo non ci sia giustizia. Chiediamo l’intervento delle massime autorità marocchine, compreso il re, affinché vigilino sulla situazione”. L’appello della donna è accorato: spesso scoppia in lacrime, agitando la foto che ha in mano. 

La donna racconta: “Mio fratello era in Italia da 24 anni. Era una persona conosciuta per essere rispettosa di tutti. Quella donna lo ha investito per quattro volte nonostante avesse visto le sue condizioni. E’ andata via senza pietà, senza chiedere aiuto. Per favore, rispettate il nostro sentimento di tristezza, perché ci aspettavamo di vederlo vivo davanti a noi, ma oggi apprendiamo la notizia della sua uccisione in modo barbaro”. 

Durante l’intervista sono tanti i commenti degli spettatori. “Che Allah lo perdoni”, è il tenore dei post riferiti alla vittima.