Viareggio, 10 settembre 2024 – Con risoluta determinazione. Con lucida follia, forse. La vittima di una rapina è diventata carnefice del suo aguzzino. Una manciata di minuti che hanno trasformato un’imprenditrice viareggina, una donna irreprensibile e al di sopra di ogni sospetto in una presunta assassina. La rapina – una delle tante che vengono commesse in città – era stata consumata attorno alle 23.30 di domenica sera all’interno di uno stabilimento balneare della Passeggiata, il Milano, gestito da Cinzia Dal Pino, 65 anni di Viareggio. Il ladro ha portato via una borsa. Dentro c’erano i soldi, i documenti e altri oggetti, probabilmente anche di un certo valore affettivo oltre che economico, appartenuti alla donna. Che dopo la rapina si mette senza paura né esitazione all’inseguimento del rapinatore, fuggito a piedi in Passeggiata, direzione molo.
La donna sale sulla sua auto, una Mercedes bianca e insegue l’uomo che nel frattempo attraversa la passerella di Tito e si dirige in Darsena. Qualcuno, forse, dà una mano alla donna nel non perdere di vista il rapinatore, ma saranno gli ulteriori approfondimenti degli uomini della Squadra Mobile di Lucca e del commissariato di Viareggio ad accertare se altre persone siano coinvolte. Al momento in arresto c’è lei, Cinzia Dal Pino, accusata di omicidio volontario.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori grazie alle numerose telecamere presenti nella zona, attorno alla mezzanotte la balneare viareggina ha riconosciuto l’autore della rapina che aveva subito poco prima nell’uomo che, pensando di essere al sicuro, passeggiava sul marciapiede lato sud di via Coppino, davanti alla vetrina del Cantalupi, azienda specializzata in impiantistica elettrica nella nautica. L’ha riconosciuto e ha visto la borsa che le aveva sottratto.
È stato un attimo. Ha schiacciato il piede sull’acceleratore e ha travolto l’uomo, poi identificato per Said Malkoun, – algerino, 47 anni, già conosciuto dalle forze dell’ordine – schiacciandolo contro la vetrina del Cantalupi andata in mille pezzi. Dalle immagini si vedrebbe la Mercedes che passa 3-4 volte sul corpo del nordafricano. Poi la conducente dell’auto scende, prende la borsa, risale in macchina e fugge via. Forse ignara del fatto che non avrebbe mai e poi mai potuto farla franca. Sotto la pioggia scrosciante il ferito viene soccorso dai volontari della Croce Verde e dal personale del 118, allertati da un passante. Viene rianimato e portato in codice rosso in ospedale. Ma morirà prima di giungere al Pronto Soccorso. Scattano le indagini e le ricerche. In poche ore la polizia capisce chi è stato e nella tarda mattinata di ieri arresta la donna per omicidio volontario.