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Ordine dei medici Lucca: Lunardini e Squillace nel nuovo consiglio per una sanità pubblica migliore

Lunardini e Squillace rappresentano la Versilia nel consiglio dell'Ordine dei medici di Lucca, puntando a sburocratizzare e migliorare la sanità pubblica.

A rappresentare la Versilia nel nuovo consiglio dell’Ordine dei medici di Lucca – alla cui guida è stato confermato, all’unanimità dall’assemblea, il dottor Umberto Quiriconi – saranno Luca Lunardini, urologo dell’ospedale “Versilia“, e Alessandro Squillace, medico di famiglia.

Per il rinnovo del consiglio, nel corso dei tre giorni dedicati alle elezioni, sono stati 2.695 i medici della provincia che hanno eletto i quindici professionisti che rappresenteranno la categoria per il prossimo quadriennio. E come neo eletti all’interno dell’assemblea i due medici Versiliesi sottolineano come: "In un momento non facile per la sanità in genere e versiliese in particolare, c’è una grande necessità di autogoverno della professione. Il Medico – sostengono dunque Lunardini e Quiriconi – non può servire due padroni: la burocrazia ed il malato, ma deve saper imporre un autentico governo clinico alla sanità".

"Non possiamo assistere passivi – proseguono – al trasformarsi della medicina da professione intellettuale e solidale a mera esecuzione di mansionari più o meno burocratizzati".

Per questo, secondo i medici Lunardini e Squillace, tra i difficili obiettivi per evitare lo smantellamento della sanità pubblica, "oltre ovviamente a finanziare adeguatamente e intelligentemente il nostro sistema sanitario", occorre "sburocratizzare, depenalizzare l’atto medico, ripensare l’organizzazione e, non ultimo, rendere nuovamente attrattiva questa splendida professione, specie per i giovani che purtroppo in numero crescente scelgono di lasciare il Paese".

Oltre ad essere autorevole interlocutore nei confronti di enti e della Asl, l’Ordine dei medici ha tra i suoi compiti istituzionali il controllo dell’operato dei colleghi, sia vigilando sul decoro degli iscritti (professionale ed extra professionale), ed eventualmente esercitando potere disciplinare, sia promuovendo iniziative per l’aggiornamento professionale e collaborando con le autorità nel contrasto dei fenomeni del prestanomismo e dell’abusivismo.