I Paladini Apuoversiliesi hanno inviato al Ministero dell’Ambiente le osservazioni alla procedura di assoggettabilità a Via per il prolungamento della banchina
Taliercio del porto di Marina di Carrara. Sotto la lente i 73 documenti pubblicati sul sito del Mase, inviati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, "da cui emergono diversi problemi e criticità per l’inquinamento acustico, atmosferico, delle acque, i dragaggi, la lunghezza temporale della manovra e la sua difficoltà, determinate dalla ristrettezza degli spazi tali per cui bisognerà scongiurare qualunque tipo di incidente". L’opera. finalizzata all’ormeggio delle navi da crociera, secondo i Paladini porterà a favorire anche il fenomeno dell’erosione che ha già attaccato la spaiggia di Vittoria Apuana. "L’erosione costiera viene scartata a priori – lamenta Orietta Colacicco, presidente dei Paladini – ma i dati utilizzati sono vecchi e superati, quindi insufficienti. Alcuni del 2012 e del 2013, altri del 2018 e 2021, non tenendo conto che negli ultimi sette anni tutta la situazione è cambiata sia in termini ambientali che di trend di mercato. Inoltre i fondali all’interno del porto dichiarati nel 2018 tra 7 e 11 metri, necessitano di essere portati a 12.5, per cui sarà necessaria un’attività di dragaggio che potrebbe portare inquinamento delle acque e possibili ripercussioni sull’erosione costiera"